Conferito il prestigioso premio WORLD FOOD PRIZE 2000 allo scienziato del suolo Rattan Lal

Conferito il prestigioso premio WORLD FOOD PRIZE 2000 allo scienziato del suolo Rattan Lal

Il World Food Prize 2020, premio istituito dall’agronomo statunitense Norman Borlaug, vincitore del premio Nobel per la pace nel 1970, è stato assegnato a Rattan Lal, noto scienziato del suolo della Ohio State University che ha dedicato la sua carriera alla comprensione di come preservare e nutrire il suolo per migliorare il suo stato di salute, aumentare la produzione alimentare, migliorare la qualità nutrizionale degli alimenti, ripristinare l’ambiente e mitigare i cambiamenti climatici. Il presidente della Fondazione World Food Prize, Barbara Stinson, ha annunciato Lal Rattan come vincitore del 50° World Food Prize. La cerimonia di premiazione, che di solito si tiene a Des Moines, capitale dello Stato dell’Iowa, si è svolta da remoto a Washington lo scorso giovedì 11 Giugno a causa dell’emergenza Covid-19.

Rattan Lal, originario dell’India e cittadino degli Stati Uniti, è professore di Scienze del Suolo e direttore fondatore del Carbon Management and Sequestration Center all’Università dell’Ohio. Rattan Lal è considerato uno dei più importanti scienziati del suolo a livello mondiale e pioniere della scienza del suolo con una carriera che dura da oltre 50 anni. Considerato tra le menti scientifiche più influenti del mondo (2012) e tra i più prestigiosi ricercatori in agricoltura, ha apportato con il suo lavoro scientifico un eccellente contributo alla gestione sostenibile del suolo. L’adozione di tecniche agricole di conservazione e tutela del suolo, quali la semina su sodo, la copertura del raccolto, la pacciamatura e l’agro-forestazione, proteggono il suolo dal degrado restituendo al suolo nutrienti, carbonio e sostanza organica, favorendo la biodiversità. Lal ha iniziato a occuparsi del problema dell’erosione del suolo e del degrado dei suoli nell’Africa sub-sahariana, già nel 1970, presso l’Istituto internazionale di agricoltura tropicale (IITA) in Nigeria, quando la convenzionale strategia di fertilità del suolo si basava pesantemente sulla sostituzione dei nutrienti del suolo con l’applicazione di fertilizzanti.

La ricerca dello scienziato ha portato ad una migliore produzione alimentare insieme ad una migliore comprensione di come il carbonio atmosferico può essere trattenuto nel suolo per aiutare a combattere i cambiamenti climatici. Una migliore gestione del suolo favorisce il ripristino di suoli degradati attraverso l’aumento del carbonio del suolo e della materia organica, migliorando la salute del suolo, e contribuisce a combattere l’innalzamento dei livelli di biossido di carbonio nell’aria sequestrando il carbonio atmosferico. Il ripristino della salute del suolo può portare a molteplici benefici entro il 2100, raddoppiando la resa globale annua di grano per nutrire la popolazione mondiale in crescita, riducendo al contempo la superficie terrestre coltivata a grano del 30% e dimezzando l’uso di fertilizzanti chimici. Mentre riceveva il premio, il dott. Lal ha dichiarato: “We must end hunger. We must also make sure that the food consumed is healthy and it is here that the concept of healthy soil, plants, animals, people and environment is a unique and indivisible concept”. La salute del suolo e la salute umana sono profondamente connesse. Rimettere il carbonio nel suolo migliora anche la salute umana e la produttività, aumentando la sicurezza alimentare e la qualità dell’aria e dell’acqua.

La ricerca pioneristica di Lal sul ripristino della salute del suolo in Africa, Asia e America Latina ha avuto un impatto sui raccolti agricoli, sulla conservazione delle risorse naturali e sulla mitigazione dei cambiamenti climatici. Le pratiche agricole sostenute da Lal sono ora al centro degli sforzi per migliorare i sistemi agricoli nel mondo e favorire una produzione agricola sostenibile. L’approccio incentrato sul suolo si basa sul presupposto che la salute del suolo, delle piante, degli animali, delle persone e dell’ambiente è unica e indivisibile. La sua ricerca ha dimostrato come coltivare colture su terreni sani possa favorire un aumento della produttività con un minor consumo di terra, ridotto utilizzo di prodotti chimici per l’agricoltura, ridotte lavorazioni, minor uso di acqua ed energia. Poiché i suoli forniscono anche servizi ambientali essenziali come la conservazione dell’acqua piovana, il filtraggio degli inquinanti e la creazione di habitat per tutti i tipi di organismi, è tanto più importante gestire i suoli in modo sostenibile. Con il suo approccio, Lal ha riconciliato due elementi apparentemente opposti: la necessità di aumentare la produzione alimentare con la necessità di ripristinare la qualità del suolo, dell’acqua e dell’aria.“I believe soil is a living thing. That’s what soil health means, soil is life. Every living thing has rights. Therefore, soil also has rights,” Lal said. “As long as you are consuming the natural resources – food, water, elements – coming from the soil, you owe it to soil to put something back, to give something back, whatever you can.”

La ricerca di Lal si applica a oltre un terzo della superficie terrestre del pianeta e 3,2 miliardi di persone (il 40% della popolazione mondiale) colpite dal degrado del suolo. La maggior parte dei suoli del mondo ha perso dal 25 al 75 percento del carbonio del suolo originale. Sebbene la proporzione ideale di carbonio nel suolo nella zona delle radici sia pari al 2 percento, molti terreni tropicali ora detengono meno dello 0,1 percento. Lal ha identificato e promosso pratiche di uso e gestione del suolo su misura per ogni regione del mondo per ripristinare efficacemente la salute del suolo ed evitare il degrado del suolo. Ha sviluppato linee guida del suolo specifiche per regione per l’adozione di sistemi agricoli di conservazione, alternative all’agricoltura convenzionale per l’intensificazione sostenibile degli agroecosistemi. Stabilendo esperimenti a lungo termine in tutti i tropici, ha reso popolare la pratica dell’agricoltura di conservazione in regioni con climi rigidi e suoli fragili.

 

Fonti:

The World Food Prize 2020, Rattan Lal: https://www.worldfoodprize.org/en/laureates/2020_lal/

World Resources Forum https://www.wrf-antwerp2019.be/dr-rattan-lal

The Indian Express, Monday 15 June 2020: Soil scientist Rattan Lal wins World Food Prize 2020

https://indianexpress.com/article/india/soil-scientist-rattan-lal-wins-world-food-prize-2020-6456269/

Rattan Lal, Griffin M, Apt J, Lave L, Morgan MG (2004) Managing soil carbon. Science 2004, 304 (5669): 393 DOI: 10.1126/science.1093079

Rattan L. (2018) Digging deeper: a holistic perspective of factors affecting soil organic carbon sequestration in agroecosystems. Global Change Biology https://doi.org/10.1111/gcb.14054

Kemper KJ, Rattan Lal (2017) Pay dirt! human health depends on soil health. Complementary Therapies in Medicine. 32: Pages A1-A2. https://doi.org/10.1016/j.ctim.2017.04.005

 

Redazione Fidaf

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