Workshop “Dialogo nell’agroalimentare: dal caos al patto sociale”
Osservatorio sul Dialogo nell’Agroalimentare
(promosso da FIDAF, Associazione Passinsieme
e rete del Festival Cerealia)
Il problema
Il rapporto tra scienza e società sta vivendo una grave crisi. Il modello lineare usato nel passato, per cui la conoscenza generata dagli studiosi, riconosciuti come creatori ufficiali di sapere, veniva trasferita alla società che adottava passivamente le innovazioni, non funziona più. Il grande pubblico ha oggi acquisito un livello medio di istruzione più elevato, ha conseguito un più ampio e veloce accesso alla informazione e ha quindi acquisito la forza per rivendicare una più attiva partecipazione ai processi decisionali che lo riguardano. Il vecchio modello di generazione e trasferimento delle conoscenze, quindi, non è più utilizzabile. E’ necessario quindi individuare nuovi paradigmi che favoriscano una migliore partecipazione del pubblico, al fine di favorire ulteriormente lo sviluppo della nostra società e disinnescare, nel contempo, il clima di sfiducia reciproca e di confusione che si è recentemente instaurato. Tale clima crea, infatti, una barriera tra chi cerca le soluzioni ai problemi e chi quelle soluzioni dovrebbe utilizzare nella propria vita di tutti i giorni, per cui, in molti casi, i risultati della ricerca vengono adottati solo parzialmente o, addirittura, non vengono adottati affatto. Questo significa utilizzare in modo poco efficace le risorse che la società ha a propria disposizione per lo sviluppo economico, sociale e tecnologico, mettendo in serio rischio la crescita futura. Questa problematica è particolarmente evidente quando si ragiona di alimentazione e agricoltura, dove le interazioni con la salute dei consumatori e con l’ambiente stanno a cuore a tutta la società nel suo insieme.
L’obiettivo
L’obiettivo finale è creare un nuovo sistema di relazioni tra scienza e società nel settore agroalimentare che (ri)costruisca un clima di fiducia reciproca, migliori i flussi di comunicazione e faciliti percorsi di assunzione ed attuazione di decisioni condivise sulla adozione di nuove conoscenze e tecnologie. Condizione necessaria per il raggiungimento di questo obiettivo è un processo di trasformazione culturale che, partendo dal dialogo, interessi tutti gli attori coinvolti, generando un’ampia riflessione collettiva sul cambiamento necessario e sugli strumenti per ottenerlo. L’iniziativa avrà successo solo se ogni attore coinvolto riuscirà a passare dalla concezione del “noi e loro” a quella del semplice “noi come società”.
Il workshop
Il workshop Dialogo nell’agroalimentare: dal caos al patto sociale è un primo passo di riflessione collettiva sulla crisi del rapporto tra scienza e società e sulle sue cause e di formulazione di proposte concrete per la costruzione di un nuovo sistema di relazioni. I principali portatori di interesse dell’agroalimentare discuteranno e confronteranno i propri convincimenti personali e le posizioni della propria organizzazione con un approccio aperto all’apprendimento, utilizzando come esempi casi reali di (mancata) comunicazione tra scienza e pubblico. In particolare i temi proposti per la discussione sono:
- Tema: Il nostro patrimonio di conoscenza. Caso di studio: La dieta mediterranea.
- Tema: Rapporti tra conoscenza, politica ed economia. Caso di studio: Le biotecnologie.
- Tema: Dalla informazione all’utilizzo della conoscenza. Caso di studio: Il mito del passato.
- Tema: Conoscenza e comportamenti individuali. Caso di studio: L’impero dei senza.
- Tema: Conoscenza e decisioni pubbliche. Caso di studio: Il caso Xylella.
Per approfondimenti Dialoghi per la costruzione di processi decisionali efficaci