Vinta una battaglia in sede ONU, la guerra per la difesa delle eccellenze alimentari italiane prosegue in sede UE

Vinta una battaglia in sede ONU, la guerra per la difesa delle eccellenze alimentari italiane prosegue in sede UE

Nei giorni scorsi era diffusa una motivata preoccupazione che una decisione dell’ONU sulla spinta in particolare di ingiustificate pressioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) mettesse in cattiva luce nei mercati internazionali i prodotti alimentari italiani a causa di una scorretta etichettatura che avrebbe diviso i prodotti in buoni medi e cattivi (semaforo verde, giallo, rosso rispettivamente) sulla base di criteri irragionevoli; un’etichettatura potenzialmente ingannevole non riportando i valori nutrizionali e quindi non informando il consumatore in maniera completa.

Una volta tanto il “Sistema Italia” si è mobilitato tempestivamente ha svolto le necessarie azioni e sono arrivati i risultati con il voto a New York di ieri 13 dicembre come ci informa dettagliatamente il Sole 24 Ore che ha seguito puntualmente la vicenda. Ma l’impegno deve proseguire perché è già aperto un altro fronte: una raccomandazione UE sull’etichettatura cibi dovrebbe uscire entro il 2019 e gli scontri sono in corso. L’Italia propone l’icona “a batterie” che consente di visualizzare calorie, grassi, zuccheri e sale; ma rimane ancora sul tavolo la proposta di etichetta a semaforo . L’OMS ancora non demorde; vediamo quale posizione prevarrà al prossimo meeting dell’Executive Board della OMS previsto per fine gennaio.

Ma il passaggio decisivo è quello in sede UE. Non ci aiutano né la Francia (che da anni si è impadronita di strutture portanti dell’agroalimentare italiano) né la Spagna né la Commissione Europea che caldeggiano i “semaforini” (e qualcuno si sorprende ancora del clima diffuso in Italia sulle posizioni assunte su questioni decisive per l’Italia dai nostri partner UE). Ancora una volta sarà decisiva la posizione tedesca.

A complicare il quadro una parallela battaglia relativa all’importazione nella UE (e quindi ache in Italia) di olio di oliva tunisino a dazio zero. Ma questa è un’altra storia.

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Il sentiero nel parcodi Arles, Van Gogh

Redazione Fidaf

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