Verde e giardini nelle città

Verde e giardini nelle città

La necessità di maggiori spazi verdi e giardini nelle città e nei centri storici è argomento di dibattito culturale ormai da molti anni, con una consapevolezza e sensibilità crescenti rispetto alla necessità di rapporto con la natura, di un rapporto più armonico, equilibrato, rispettoso.

L’uomo da sempre è un costruttore, trasforma per realizzare luoghi nella natura in cui abitare, manipola la natura per darle ordine e simmetria. Costruire un luogo da abitare non è una semplice occupazione di spazio, significa affermare la propria presenza in un luogo. Presenza e dimora sono legate da parole ambivalenti in greco: ethos con la eta è dimora, natura, indole, con la epsilon è costume, consuetudine, dimora e comportamento.
L’uomo abita in un luogo che ha trasformato e trasforma secondo i propri costumi, il che non significa soltanto che occupa quello spazio ma che in quello spazio esercita le sue attività di trasformatore.
A tal proposito giova ricordare che Ktizein in greco significa costruire ma anche coltivare, quindi l’uomo nelle sue attività di trasformazione, grazie al suo ingenium, crea paesaggi.
L’uomo è da sempre un costruttore di case, di villaggi, di città, perché non riuscendo a vivere in ambienti naturali li trasforma in modo da renderli idonei alla sua vita, superando con il suo ingenium la propria incapacità. Quindi la condizione della sua esistenza è la trasformazione del mondo con la cultura.
L’ uomo abitante (abitare deriva da habere possedere) possiede lo spazio in cui vive perché da esso trae le risorse per vivere. Essere abitante significa non essere errante (errare = vivere nell’errore). La conquista degli spazi da coltivare  è un’operazione di umanizzazione della natura, con cui si delimita lo spazio di vita (terroir)…
The Garden of the Princess - Claude Monet
The Garden of the Princess – Claude Monet

Redazione Fidaf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *