Venerdì Culturale 13.12.2024 “Il tesoro nascosto: aspetti storici, agronomici e tendenze varietali della patata”
Relatori: Luigi Frusciante (Professore Emerito di genetica agraria, Università̀ di Napoli Federico II) e Riccardo Aversano (Professore associato del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II)
Modera Andrea Sonnino (Presidente della FIDAF)
Il seminario si svolgerà in modalità ibrida, sia in presenza nella sede FIDAF di Via Livenza 6 a Roma, che a distanza sulla piattaforma GoToWebinar®
Per partecipare da remoto è necessario iscriversi al seguente LINK:
https://attendee.gotowebinar.com/register/3124709135795357531
Al termine dell’iscrizione si riceverà una e-mail di conferma con le informazioni su come partecipare al webinar.
Si raccomanda di seguire le istruzioni per la verifica dei requisiti di sistema.
Ai partecipanti iscritti agli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali verranno riconosciuti 0,25 CFP
(NB non è possibile ottenere il riconoscimento dei CFP se si utilizza il collegamento telefonico mediante il numero ricevuto al momento dell’iscrizione)
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La patata nell’alimentazione: dallo scetticismo iniziale alla sua sorprendente diffusione
La patata (Solanum tuberosum) ha origini nelle Ande sudamericane, in particolare nelle aree che oggi corrispondono a Perù e Bolivia. Era già coltivata dalle civiltà andine, come gli Incas, più di 10.000 anni fa. Dopo l’arrivo in Europa nel XVI secolo, grazie ai conquistadores spagnoli, inizialmente fu accolta con sospetto, ma gradualmente si affermò come un alimento fondamentale in molte diete, diffondendosi in tutto il mondo, grazie all’opera pionieristica di alcuni studiosi e maestri di cucina, come Antoine Parmentier, Vincenzo Corrado, Filippo Re, che alla fine del Settecento la proposero ed imposero come alimento. Grazie alla sua adattabilità a diverse condizioni climatiche e all’elevata resa per ettaro, la patata è diventata un alimento essenziale per garantire la sicurezza alimentare ed è un pilastro della cucina globale, valorizzata in numerose tradizioni culinarie.
Luigi Frusciante
Professore Emerito dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. La sua attività di ricerca è stata rivolta principalmente a studi di citogenetica, genetica e genomica di alcune Solanacee (pomodoro, patata) e leguminose (pisello, cece). Questi studi hanno consentito di chiarire alcuni aspetti legati all’evoluzione dei poliploidi. Negli ultimi anni Luigi Frusciante ed il suo gruppo hanno contribuito al sequenziamento dei genomi di pomodoro e patata. È autore di più di 300 pubblicazioni scientifiche e divulgative.
Miglioramento genetico e biotecnologie applicate alla patata: recenti progressi e sfide future
Introdotta in Europa dal Nuovo Mondo nel Cinquecento, la patata ha rivoluzionato l’alimentazione, diventando la principale coltura non cerealicola a livello mondiale. Grazie a un secolo di miglioramento genetico, che ha puntato su produttività, qualità e resistenza alle malattie, oggi esistono oltre 5.000 varietà. Nonostante i limiti dei metodi tradizionali, caratterizzati da lunghe durate e risultati incerti, l’introduzione di tecnologie avanzate come l’ingegneria cromosomica e l’editing genomico sta aprendo la strada a varietà più sostenibili, pronte a rispondere alle sfide del cambiamento climatico.
Riccardo Aversano
Prof. Riccardo Aversano, genetista, professore associato del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Specializzato in genomica e miglioramento genetico di Solanaceae e vite, il suo lavoro si concentra sull’identificazione di geni che influenzano l’accumulo di antiossidanti e la resistenza a stress biotici e abiotici. Si interessa anche allo studio dei meccanismi di regolazione (epi)genetica che governano la maturazione dei frutti e l’adattamento delle piante, oltre agli effetti del raddoppiamento cromosomico. Autore di oltre cento lavori, tra pubblicazioni scientifiche e divulgative. È country representative dell’EAPR (European Association of Potato Research) e membro dell’Accademia dei Georgofili.