Venerdì Culturale 11.11.2022 “Dimore storiche e paesaggi rurali di interesse storico” – Diapositive

Venerdì Culturale 11.11.2022 “Dimore storiche e paesaggi rurali di interesse storico” – Diapositive

Relatori: Michele del Gallo di Roccagiovine (ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane) e Gilmo Vianello (Accademia Nazionale di Agricoltura)

Modera Andrea Sonnino (Presidente della FIDAF)

LOCANDINA

DIAPOSITIVE:


Il valore delle dimore storiche e dei parchi e giardini nella sostenibilità

L’Associazione Dimore Storiche Italiane (A.D.S.I.) riunisce i proprietari di immobili storici di tutta Italia, che rappresentano un patrimonio vasto ed eterogeneo, che comprende case e palazzi, ville e castelli, ma anche parchi e giardini distribuiti in tutto il Paese. L’ADSI è socio fondatore/ ha contribuito a fondare L’Associazione dei Parchi e Giardini d’Italia (APGI), che raccoglie l’adesione delle diverse istituzioni pubbliche e private attive in Italia in questo settore, con la missione di valorizzare e promuovere il patrimonio dei parchi e giardini.  Una delle dimore storiche che aderiscono all’ADSI è il Castello del Gallo sito in Mandela, che si trova all’interno di una tenuta agricola nella valle dell’Aniene, in Provincia di Roma, con gli annessi giardini e parco paesaggistico conosciuti come Giardini di Orazio. Oltre al grande valore storico e culturale, il Castello di Mandela ha un importante significato per lo sviluppo sociale e culturale di questa area interna che su di esso per la sua promozione.

Da un modello del passato, quello del parco all’inglese, che è un preciso modello di ecosistema, poco conosciuto in Italia, vi si trova un modello di vita, di agricoltura, di protezione della bellezza, della cultura e del paesaggio oggi più attuale che mai, ed è quello che meglio incarna il concetto di sostenibilità. Il parco all’inglese comprende in unico ecosistema l’agricoltura, il paesaggio circostante, giardini e parchi, incluso i fabbricati di servizio e la stessa dimora, e dai tempi antichi si occupa anche del proprio smaltimento dei rifiuti: tutti sistemati in un modo sia funzionale che esteticamente armonico, cosa che illustreremo in questa relazione.

Chi meglio di queste tre associazioni – FIDAF, l’ADSI delle Dimore Storiche e l’APGI, Associazione Parchi e Giardini d’Italia – può meglio comprendere il concetto di sostenibilità espresso da questo tipo di ecosistema, oltre che farsene promotori, anche congiunti, presso le istituzioni Italiane. Già nel bando giardini del PNRR, promosso dall’APGI nonché dall’ADSI, (di cui un nostro progetto ha ottenuto un posto in graduatoria), c’è la richiesta di svolgere le proprie attività senza danneggiare l’ambiente (DNSH – do no significant harm), ma anche l’assegnazione di punteggio per le attività di protezione dell’ambiente, ad esempio l’uso di batteri e micorrize, o di intercropping, oltre anche la gestione dei propri rifiuti in maniera sostenibile.

Questo metodo si può applicare per la tutela dell’ambiente e del paesaggio ovunque e non solo nelle aree tutelate. Supera il concetto di parco naturalistico tutelato in maniera limitativa, in quanto si tratta maggiormente di “non fare” per proteggere, con il risultato che al di fuori del parco il paesaggio spesso e volentieri si è rovinato. Invece è possibile anche “fare” per tutelare, sia all’interno del parco che all’esterno, curare l’estetica del nostro paesaggio e dei borghi, coinvolgendo anche l’ANCI che deve fare di più (lo vedremo nel discorso), mentre contemporaneamente si affronta il problema della funzionalità e dello smaltimento dei rifiuti.

Il nostro territorio, il nostro paesaggio, è bellezza e ambiente pulito, ma è anche turismo e “Brand” Italia, cosa che gli antichi romani come Virgilio e Orazio, e i viaggiatori del Grand Tour come Goethe e Sir William Hamilton e Lord Byron avevano molto ben compreso. Non tutta l’Italia è in queste condizioni, e dobbiamo ripristinarle e valorizzarle a tappeto per tutto il territorio italiano.

Michele del Gallo di Roccagiovine

Esercita la professione di imprenditore agricolo nei terreni di sua proprietà siti in agro del Comune di Mandela, nell’entroterra di Tivoli, a 450 m slm, in provincia di Roma, coltivati a foraggere, olivi e alberi da taglio. Sta trasformando il centro aziendale, un borgo del 1700 con annesso castello, parco e giardini, in struttura visitabile aperta al pubblico.

Attualmente è Presidente del Consiglio di Amministrazione di UPA Roma Service srl (dal 2011), società di servizi dell’Unione Agricoltori di Roma, e membro del comitato di Presidenza della Unione Agricoltori Provinciale di Roma (dal 2003).

È Capo Panel ONAOO e assaggiatore di olio d’oliva nell’elenco della Regione Lazio dal 1998. Ha rappresentato Confagricoltura presso l’APOR Roma e UNAPROL (dal 1992 al 1998).

È membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ambito Territoriale di Caccia Roma 2 (rapporti istituzionali in ambito caccia).

È socio dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) e dell’Associazione Parchi e Giardini Italiani del MIC. Aderisce alla Rete delle Dimore Storiche della Regione Lazio. Tramite ADSI membro dell’European Historic Houses Association.

Il registro dei paesaggi rurali di interesse storico del MiPAAF

L’esempio della «Corona di Matilde. Alto Reno Terra di Castagni»

Il Decreto n. 17070 del 19 novembre 2012, relativo alla formalizzazione dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali (ONPR), ha contestualmente previsto, all’articolo 4, l’istituzione del “Registro dei paesaggi rurali di interesse storico” definendone la loro significatività, integrità e vulnerabilità, tenendo conto sia di valutazioni scientifiche, sia dei valori che sono loro attribuiti dalle comunità, dai soggetti e dalle popolazioni interessate. Dei 27 Paesaggi Rurali Storici che fanno attualmente parte del Registro Nazionale vien riportato come esempio quello della “Corona di Matilde” riferito ad un’area di circa 2500 ettari situata in Emilia-Romagna, nell’Alta Valle del Reno. In quest’area l’insediamento umano e la cultura del castagno si sviluppano e si consolidano da più di un millennio giungendo fino a noi con segni tangibili e spesso immutati. In ottemperanza alle linee guida ministeriali è stato formulato un modello concettuale la cui applicazione ha portato alla redazione di un dossier, repertori tematici e disegni grafici e cartografici supportati da QGIS 3.16 in applicazione della metodologia VASA (Valutazione Storico Ambientale). La metodologia VASA prevede il confronto del paesaggio della “Corona di Matilde”, in due periodi differenti. Nello specifico sono state utilizzate le coperture dell’area nel 1954 (volo GAI) e nel 2019. Attraverso l’interpretazione fotografica delle immagini, sono state create due mappe di uso del suolo separate utilizzando la legenda Corine Land Cover come riferimento. Le due mappe sono state sovrapposte in ambiente GIS ed è stato ottenuto lo strato informativo delle dinamiche di uso del suolo dal 1954 al 2019. L’indice di storicità (HI) è stato quindi calcolato secondo l’equazione: HI = Hp. Hgd / Pgd, dove Hp è la persistenza storica dell’elemento considerato misurata in anni, Hgd e Pgd sono l’estensione in ettari di un tipo di uso del suolo rispettivamente all’anno t1 (1954) e t2 (2019). L’HI ha evidenziato un’integrità del paesaggio storico rurale superiore all’80% dell’area indagata, supportata da una banca dati georeferenziata degli antichi borghi legati alla coltivazione del castagno, edifici rurali di interesse storico e culturale, chiese e reperti devozionali, sorgenti e mulini ad acqua, alberi monumentali e persistenza di siti arborei di pregio.

Gilmo Vianello

Professore Ordinario di Pedologia dell’Università di Bologna, VicePresidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, Presidente onorario della Società Italiana della Scienza del suolo, editor-in- chief dell’International Journal of Environmental Quality (EQA), autore di più di 100 articoli su riviste scientifiche internazionali inerenti la classificazione, conservazione e vulnerabilità dei suoli.

Redazione Fidaf

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