Venerdì Culturale 06.12.2024 “Il settore apistico: aspetti gestionali e produttivi” (In collaborazione con FIDSPA) – PRESENTAZIONI

Venerdì Culturale 06.12.2024 “Il settore apistico: aspetti gestionali e produttivi” (In collaborazione con FIDSPA) – PRESENTAZIONI

 

Il settore apistico: aspetti gestionali e produttivi

(In collaborazione con la Federazione Italiana Dottori in Scienze della Produzione Animale – FIDSPA)

 

Saluto inziale: Emiliano Lasagna (Presidente della FIDSPA)

Relatori: Miria Catta (ARSIAL, Socia FIDSPA Lazio) e Gianpaolo Maria Giorgio (Apicoltore, Socio FIDSPA Campania)

 Modera Gerardina Santese (Socia FIDSPA Lazio e Consigliere Segretario dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Roma

 

 

Ai partecipanti iscritti agli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali verranno riconosciuti 0,25 CFP

(NB non è possibile ottenere il riconoscimento dei CFP se si utilizza il collegamento telefonico mediante il numero ricevuto al momento dell’iscrizione)

 

LOCANDINA

PRESENTAZIONI:

Miria CATTA_Scenario nazionale del settore apistico, tutela e biomonitoraggio

 

 

Il settore apistico: aspetti gestionali e produttivi

 

Il settore apistico negli ultimi anni sta destando sempre maggiore interesse soprattutto per il ruolo che le api hanno in tema di tutela della biodiversità e la cui esistenza è sempre più minacciata. L’interesse per il settore lo dimostrano anche i numeri, infatti in Italia ci sono oltre 22 mila aziende agricole e più di un milione di alveari, l’Italia è al 6° posto in Europa per numerosità di alveari, di cui circa l’80% sono gestiti da apicoltori professionali, ed è un trend in continua crescita (Rapporto CREA-RRN 2024).

A fronte di questo interesse e importanza, attribuito a livello nazionale ed europeo alle api, si registra un momento di crisi del settore dovuto a problematiche legate al mercato e ai problemi legati ai cambiamenti climatici.

Gli elementi evidenziati che caratterizzano il settore spingono a focalizzare sull’importanza della formazione per tutte le figure che gravitano intorno al settore, incluse quella dei consulenti. Il seminario fornirà elementi di tecniche di allevamento, di biologia e sanità delle produzioni apistiche, delle migliori tecniche di gestione e degli adempimenti normativi previsti dall’attuale legislazione che impone la realizzazione dell’anagrafe apistica e il controllo igienico-sanitario delle api sul territorio; verranno messe in evidenza le emergenze che si riscontrano in apicoltura per effetto dell’inquinamento ambientale e del clima, verranno fornite conoscenze relative all’ utilizzo dell’ape come sentinella per il monitoraggio dell’inquinamento ambientali.

 

Scenario nazionale del settore apistico, tutela e biomonitoraggio

 

Attraverso la consultazione di banche dati del settore (BDA – Banca dati Apistica) e dati statistici (Istat) saranno fornite informazioni circa lo stato attuale del settore apistico a livello nazionale, mettendo in evidenza le consistenze, le modalità di conduzione degli apiari, le produzioni e le problematiche che il settore sta affrontando in questi ultimi anni a causa di vari fattori riconducibili alle pressioni ambientali quali distruzione, degrado e frammentazione degli habitat, inquinamento da agenti fisici e chimici, cambiamenti climatici e diffusione di specie aliene invasive, parassiti e patogeni. La situazione nazionale sarà inoltre messa a confronto con la situazione europea. Sarà, inoltre, posta l’attenzione sulle attività di tutela dell’ape mellifera, portate avanti in alcune regioni (es. tutela dell’apis mellifera ligustica nel Lazio, tutela dell’ape sicula in Sicilia ecc.) e sulle attività di biomonitoraggio con l’ape “sentinella”, portate avanti da enti scientifici e di ricerca, e regioni che vedono il coinvolgimento delle associazioni apistiche nazionali/regionali e degli apicoltori stessi. Gli studi di biomonitoraggio trovano nell’impiego delle api un importante “indicatore” dello stato di salute dell’ambiente sia interno che esterno all’arnia: le api sono strettamente legate all’ambiente in cui vivono per l’intero ciclo vitale e risultano estremamente sensibili a ogni alterazione dell’habitat, a cui reagiscono con numerose risposte fisiologiche ed ecologiche. Le api rappresentano un ottimo indicatore biologico in quanto, proprio per le loro caratteristiche etologiche e morfologiche permettono di studiare l’habitat in cui vivono attraverso il rilevamento di parametri chimico-fisici e biologici da cui poter valutare gli eventi metereologici, la stagionalità e l’origine botanica, la presenza di sostanze inquinanti, la differenziazione degli habitat, le interazioni con i fattori ambientali ecc.

 

Miria Catta

 

Laureata in Scienze della Produzione Animale, dal 2002 lavora presso l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL) occupandosi del sistema di qualità regolamentata dei prodotti agroalimentari a supporto delle associazioni di produttori per il raggiungimento dei riconoscimenti DOP, IGP STG, sistemi SQNZ, nonché nell’adozione di marchi geografici collettivi; svolge attività di censimento delle prodotti agroalimentari tradizionali (di cui al DM 350/99) in particolare con attività di supporto per l’accesso alle deroghe igienico sanitarie; nelle attività di tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario, con particolare riferimento al settore zootecnico; offre supporto in materia di etichettatura agroalimentare obbligatoria e facoltativa, tracciabilità, sicurezza alimentare e valorizzazione della filiera corta e a km0 attraverso l’implementazione dei CAM (Criteri ambientali Minimi nell’ambito del Green Pubblic Procurement). Fa parte di gruppi di lavoro in ambito di progetti CRS e Life. Svolge attività di vigilanza degli ODC in ambito biologico e OGM.

Nel settore apistico svolge, da anni, attività di tutela e caratterizzazione dell’apis mellifera ligustica e biomonitoraggio, con la collaborazione di Istituti scientifici e di ricerca; svolge attività di supporto alla Direzione Agricoltura nella elaborazione del Bando OCM miele 2023/2024, sottoprogramma apistico regionale 2023/2027 e stesura del Regolamento di attuazione e integrazione della L.R. 17/2022. E’ componente della Consulta apistica regionale ed è responsabile e gestore dell’Apiario di Tutela dell’Apis mellifera ligustica (tutelata e iscritta al RVR in base alla L.R. 15/2000) posto presso l’Azienda Dimostrativa di ARSIAL sita in Montopoli di Sabina (RI). E’ intervenuta presso numerosi convegni ed eventi. Autrice di varie pubblicazioni. E’ Socia FIDSPA Lazio.

 

La Gestione dell’apiario e avversità

Il filo conduttore dell’intervento sarà il ruolo dell’apicoltore, ieri oggi e domani e verranno forniti elementi volti a fornire conoscenze teoriche necessarie per assistere e controllare dal punto di vista tecnico, igienico-sanitario e normativo il settore dell’apicoltura e le conoscenze base per svolgere al meglio l’attività. Saranno illustrati gli aspetti legati all’allestimento dell’apiario, ovvero, i periodi ottimali per avviare l’attività, la scelta delle postazioni, aspetti legati alla corretta gestione, le modalità e le tempistiche delle visite dell’apiario e le condizioni ideali per il pascolo delle api.

Verrà affrontato il tema della sciamatura, come riconoscerla e le tecniche utilizzate per limitarla. Verranno forniti brevi accenni della flora di interesse apistico.

 

Gianpaolo Maria Giorgio

 

Laureato in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali, apicoltore dal 2016 e docente a contratto dal 2019 presso il Dipartimento di Medicina Animale e Produzioni animali dell’Università di Napoli Federico II per il tirocinio di apicoltura e igiene delle api. È Socio FIDSPA Campania.

 

 

Redazione Fidaf

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