«Vazapp» I giovani contadini allargano il campo

«Vazapp» I giovani contadini allargano il campo

Tenere i piedi piantati per terra e sognare è, in fin dei conti, l’ossimoro dei giovani. Ed è la contraddizione nascosta dietro il nome Vazapp, il primo hub rurale che dalla Puglia vuole conquistare l’Italia e, perché no, il mondo,nel nome dell’innovazione sociale. Dalla rudezza del Tavoliere al sogno del favoliere delle Puglie il passo è breve. Ma solo sulla carta. «Và zapp’, ovvero vai a zappare – spiega l’ideatore dell’ hub, Giuseppe Savino – era l’invito, in dialetto foggiano, che arrivava da mio padre quando gli dicevo che sognavo un’agricoltura con nuove prospettive, innovativa. Un’esortazione a non perdere tempo con i sogni e pensare alle cose concrete, ovvero studiare e andar via lontano. Su quei due verbi, invece, ho costruito il mio sogno».E Vazapp è diventata una favola da raccontare. «Tutto nacque cinque anni fa, nel 2014 – racconta Giuseppe – grazie alla spinta di don Michele de Paolis, sacerdote salesiano conosciuto nel 2009 e morto, poi, proprio nell’ottobre del 2014 a 93 anni. Mi diceva che noi giovani avremmo dovuto occuparci dei penultimi, visto che degli ultimi si occupava la Chiesa. E, ascoltato il mio sogno, mi diede 250 euro per registrare il marchio Vazapp»…

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BUONE NOTIZIE

 

Redazione Fidaf

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