(da: http://www.georgofili.info/detail.aspx?id=6686)
Nelle ultime settimane sono state rese pubbliche delle valutazioni critiche sul Testo unico in materia di foreste e filiere forestali, attualmente in fase di approvazione finale da parte del Consiglio dei Ministri prima di essere sottoposto alla firma definitiva del Presidente della Repubblica. Vogliamo chiarire la nostra posizione su questa norma, sia per quello che riguarda il metodo che il merito.
Il metodo. Il Testo unico è frutto di un lavoro di confronto e partecipazione pubblica durato 4 anni e riprende in gran parte un testo licenziato nel luglio 2015 dal Tavolo di settore “Foresta e legno” del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Ministero che negli ultimi anni ha finalmente cercato di dare corpo a quel mandato di coordinamento delle politiche forestali che è nella sua stessa denominazione, anche alla luce delle profonde revisione degli assetti istituzionali del Paese nelle funzioni e competenze forestali (soppressione delle Comunità montane, assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, riorganizzazione dei ruoli, eliminazione di servizi e riassegnazione delle funzioni di gestione, controllo e vigilanza del territorio). In attuazione della Legge delega n.154 del 2016, si è data prosecuzione al processo di revisione e armonizzazione della normativa nazionale già vigente in materia forestale (D.lgs.227 del 2001 recante “Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell’articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57) in coerenza con la strategia nazionale definita dal Programma quadro per il settore forestale (comma 1082 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296), la normativa europea e gli impegni assunti in sede comunitaria e internazionale (Forest Europe). La proposta di riforma, dopo il suo lancio al Forum Nazionale delle Foreste organizzato nel novembre 2016 a Roma (http://www.reterurale.it/foreste), è andata incontro ad una serie di dibattiti pubblici, organizzati in diverse località del paese (Cuneo, Trento, Padova, Amatrice, Potenza, Foggia), ed è stata oggetto di diverse discussione in ambito tecnico-scientifico e in varie sedi congressuali. Contemporaneamente il testo è stato in profondità discusso e “concertato” con il Ministero dell’Ambiente, dei Beni culturali e dell’Economia e inviato al Consiglio dei Ministri per una prima lettura e per procedere all’avvio delle consultazioni istituzionali richieste dalla Legge delega…