Troppi luoghi comuni sul Sud palla al piede

Troppi luoghi comuni sul Sud palla al piede

Non è che ci siano una grave mancanza di conoscenza della Storia passata e recente e una comunicazione parziale che focalizza l’attenzione da Roma in su, facendo assumere a tutto quello che succede al disotto, in maniera esplicita o implicita, connotazioni negative o al più scherzose, se non di scherno?

Intanto, questa cosiddetta “palla al piede” del Sud

  • viene trasformata giorno per giorno in un enorme “campo profughi”, sommariamente raccontato e fotografato (i numeri non sono in decine, ma in migliaia);
  • l’emigrazione – intanto – verso l’estero di risorse meridionali è un flusso inarrestabile oggi, come ieri; e sono i giovani, le forze fresche e vitali che vanno;
  • il territorio viene devastato dai cosiddetti “parchi eolici”. Ogni pala – e sono ormai centinaia e centinaia – è una iniezione di cemento armato larga 6/8 mq e per una profondità di alcuni metri per sostenere torri alte dagli 80 ai 110 m. Chi mai potrà bonificare tanto tra 10 o 100 anni? Questi parchi eolici producono energia per quale industria, se il Sud, notoriamente, ne è sprovvisto? Le attrazioni sono loro, le pale eoliche, e non per esempio (gli esempi possono essere migliaia in ogni angolo del Sud) la storica imponente Cattedrale di Troia (in provincia di Foggia) con uno splendido e unico rosone o la millenaria torre bizantina-normanna del limitrofo Comune di Castelluccio Valmaggiore o l’anfiteatro romano e il castello di Federico II in Lucera;
  • le banche d’origine meridionale non esistono più, distrutte e assorbite con ricche doti (solo un esempio, Banco di Napoli, banca antica e prestigiosa anche più del Monte dei Paschi, non foss’altro per essere stato Istituto di emissione prima e dopo l’Unità d’Italia, ha trovato solo “interessati” acquirenti a prezzo di “saldo” e non “interessati” a una sua sistemazione);
  • strade, autostrade, linee ferroviarie veloci ed altre infrastrutture necessarie per un serio sviluppo, progetti?, macché al Sud solo quel poco per sopravvivere;
  • eppoi, sorvolare sul drammatico passato di ieri (!?): le centinaia di migliaia di giovani soldati saliti dal Sud a morire nelle varie guerre o le ingenti rimesse in valuta pregiata dei milioni di emigranti (dollari americani, p. es.) giunti per decenni dalla fine dell’Ottocento o le famiglie spezzettate e sparse  per ogni dove in Italia e all’estero, così come gli amici d’infanzia e delle scuole elementari…

Si può continuare; ancora per tanto e per molto, toccando anche emeriti politici meridionali. Mi chiedo: ne vale la pena? Penso di sì, è in gioco il futuro dei giovani, il futuro di tutti e di tutto.

The Iris Garden at Giverny - Claude Monet
The Iris Garden at Giverny – Claude Monet

Redazione Fidaf

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