Tripoli e le profezie di Nostradamus
Il nuovo anno 2020 ricade tra quelli bisestili, che hanno sempre interessato gli esperti delle congiunture astrali fin da tempi remoti. Tra i più noti, l’astrologo e farmacista francese Michel De Nostradamus ha raggiunto, fin dal1555, un notevole primato per aver previsto con grande precisione catastrofi naturali, eruzioni vulcaniche, travolgimenti politici, fino agli inizi di questo secolo.
L’anno appena iniziato si caratterizza, secondo Nostradamus, per l’esplosione del terzo conflitto mondiale che avrà termine nel 2047, fatto non trascurabile ed inevitabile fonte di generale inquietudine.
In verità, durante i primi giorni del 2020, migliaia di missili hanno attraversato i cieli del quadrante Mediorientale ed anche quelli di Tripoli hanno ricevuto la loro parte.
Se non è guerra poco ci manca, poiché la scia quotidiana di lutti e di distruzioni sembra non aver mai fine e si dovrebbe riconoscere che l’oroscopo darebbe ragione all’astrologo francese, ancora una volta.
L’evento che ha fatto mobilitare la diplomazia dei Paesi interessati e che nessuno si aspettava compreso Nostradamus, è stato offerto dall’ingresso delle forze armate della Turchia a Tripoli, dove la bandiera della Mezzaluna è tornata a sventolare dopo oltre cento anni.
Il nostro Governo, da sempre schierato in difesa della soluzione diplomatica, a fianco delle Nazioni Unite, ha preso numerose iniziative per difendere gli interessi del Paese, ma le difficoltà non mancano e quindi merita approfondire i rapporti di forza tra le diverse componenti della Libia, che hanno come riferimento le grandi potenze, con la speranza di promuovere una iniziativa comune tra i membri dell’Unione europea.
A questo scopo appare opportuno percorrere brevemente quanto è accaduto nel complesso tentativo di penetrazione dell’Italia in Libia, ricordando come la lontana provincia marginale dell’Impero Ottomano sia rimasta sotto la sua tutela nei quattro secoli precedenti.
L’interesse del califfato per Tripoli risale, infatti, al 1530, quando la Spagna cedette Tripoli e Malta a Solimano il Magnifico e con il progressivo deterioramento dei rapporti con gli spagnoli, il “legislatore” (Quinan), donò il Corano ed una spada d’oro a Turgut Reis, ammiraglio della flotta, chiedendo il suo aiuto per la conquista di Tripoli, all’epoca, regione separata da Bengasi ed il Fezzan e Turgut Reis rimase governatore di Tripoli, fino alla sua morte nel 1565…