Toxoplasma negli alimenti, microbo della pazzia?

Toxoplasma negli alimenti, microbo della pazzia?

Nel 1896 la rivista Scientific American pubblica l’articolo “La pazzia è causata da un microbo?” che ha una grande eco, per l’ipotesi che agenti infettivi possano essere la causa di disturbi del comportamento, della schizofrenia in particolare, un’ipotesi valida per il Toxoplasma gondi, ponendo nuovi aspetti della sicurezza alimentare.

Il toxoplasma, scoperto dal calabrese Alfonso Splendore in Brasile, infetta tutti gli animali a sangue caldo e tra questi l’uomo. É uno dei parassiti di maggior diffusione in ogni parte del mondo, provocando anche gravi malformazioni nei nascituri e, di recente, la toxoplasmosi é divenuta una delle principali cause di morte nelle persone con AIDS. L’infezione, che si diffonde con l’alimentazione di carni infette, ma non solo, ha la sua sorgente nel gatto e in altri felini che le loro feci diffondono il parassita in una forma molto resistente che sopravvive nell’ambiente, a seconda delle condizioni climatiche, fino a 12 – 18 mesi. Per questa via l’infezione si diffonde anche agli animali erbivori e alle persone vegetariane e recenti studi indicano che, tra le fonti d’infezione dell’uomo, il consumo di carne cruda o poco cotta riguarda dal 30 al 63% dei casi. L’altra importante fonte di contaminazione è la manipolazione della terra degli orti e dei giardini, dove gatti infetti possono aver defecato e lo stesso vale per il consumo di ortaggi e frutta fresca, soprattutto frutti di bosco, contaminati. Negli ultimi anni si è anche ridimensionato il ruolo del gatto domestico come diffusore dell’infezione, se l’animale è alimentato con prodotti in scatola e la lettiera è cambiata tutti i giorni, mentre il vero serbatoio della toxoplasmosi è rappresentato dai gatti randagi, che s’infettano cacciando uccelli e topi contaminati, e che defecando nel terreno rilasciano Toxoplasma anche per diverse settimane.
Per queste caratteristiche la toxoplasmosi, anche clinicamente in apparente, é una delle infezioni più diffuse con percentuali che nei diversi paesi del mondo vanno dal 25% al 75% della popolazione, secondo le condizioni ambientali, gli stili di vita e d’alimentazione, divenendo uno dei principali fattori di disabilità, soprattutto se si considerano anche i disturbi psichiatrici, che oggi sono considerati il “lato oscuro” di questo parassita…
Lucrezia - Massimo Stanzione
Lucrezia – Massimo Stanzione

Redazione Fidaf

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