Stop agli amministratori di professione per il futuro di Epap

Stop agli amministratori di professione per il futuro di Epap

Pubblichiamo l’intervista al Dott. Agr. Roberto Accossu, Vicepresidente della FIDAF, apparsa il 5 giugno su “Teatro Naturale”.

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Le idee, le impressioni e le valutazini di Roberto Accossu, candidato per Epap Voce agli Iscritti, su regolamento elettorale e la gestione della precedente consiliatura: “lo scenario è meno idilliaco di quanto descritto. E voglio essere generoso”

Come tradizione, anche per questa tornata elettorale, Teatro Naturale ha voluto offrire motivi di riflessione agli iscritti all’Ente di previdenza, per una scelta consapevole all’atto delle elezioni. Lo abbiamo fatto presentando il nuovo sistema elettorale e poi confrontando i programmi delle due liste.

Abbiamo così voluto dar voce a due protagonisti di questa contesa elettorale, due candidati al Consiglio di Indirizzo Generale (CIG).

Purtroppo, con molto rammarico, ho dovuto prendere atto, dopo un nutrito scambio di corrispondenza, della mancata volontà di esporre le proprie ragioni con un intervista da parte del candidato al CIG della lista Epap Futura.

Ho invece avuto la disponibilità a una lunga intervista con Roberto Accossu, ben noto ai lettori di Teatro Naturale, che si presenta per la lista Epap Voce agli Iscritti al Consiglio di Indirizzo Generale.

– Dott. Accossu, leggendo il programma della lista Epap – Voce agli iscritti, con la quale si candida al CIG, ho notato che tra i primi punti vi è il cambiamento del regolamento elettorale. Fate anche voi come i politici che, prima del portafoglio dei cittadini, si occupano delle leggi elettorali?

Noi non siamo politici, né vogliamo essere amministratori incollati alle poltrone. La legge elettorale in vigore invece rischia di creare la categoria degli amministratori EPAP per professione, impedendo il ricambio e creando i presupposti per una classe dirigente autoreferenziale per i prossimi dieci anni. E’ questo pericolo, che ricadrebbe sui nostri portafogli, che vogliamo scongiurare.
Basti pensare che il requisito di professionalità oggi richiesto per accedere al Consiglio di Amministrazione “si intende soddisfatto se il candidato ha svolto in precedenza almeno un periodo non inferiore a tre anni consecutivi presso uno degli organi elettivi di EPAP”.
Direttore, Lei sa che, nelle quattro elezioni precedenti (2001 – 2005 – 2010 – 2015) l’EPAP, per la componente Agronomi, ha eletto complessivamente 8 membri del Consiglio di Amministrazione (CdA), 12 membri del Consiglio dei Delegati (CDD) e 44 membri del Consiglio di Indirizzo Generale (CIG) e che spesso queste persone sono state rielette in più consiliature?
Siamo passati da un numero potenziale di candidati al CdA di diverse migliaia con il vecchio regolamento elettorale, a qualche decina con l’attuale.
Quando c’è autoreferenzialità non esiste dibattito. Se non esiste dibattito e diritto di critica non esiste crescita. Se non esiste crescita ci condanniamo a pensioni basse e servizi inadeguati.

– Gli organi di EPAP sono collegiali, quindi il diritto di critica è sempre al sicuro…

Non è così purtroppo. Il regolamento elettorale è maggioritario, quindi la lista vincente si prende tutto. Niente più opposizione.
Non solo, per l’elezione al CdA, il meccanismo delle liste unitarie e trasversali può determinare l’elezione di candidati che non vengono scelti dagli elettori, a causa del premio di maggioranza attribuito alla lista unitaria e trasversale che vince.
Per questo, e per le altre modifiche apportate nel nuovo regolamento elettorale, peraltro sconosciuto alla maggioranza degli iscritti, è prioritario cambiare il regolamento elettorale al fine di garantire un maggiore democrazia in EPAP.

– stando ai numeri forniti alla lista Epap Futura, la precedente consiliatura si è chiusa con grandi successi di gestione: dalle ottime rendite finanziarie fino agli extra-rendimenti sui montanti degli iscritti. Si dice: “squadra che vince non si cambia”, allora perchè una lista contrapposta?

Lo scenario è meno idilliaco di quanto da lei descritto, Direttore. E voglio essere generoso.
Gli extrarendimenti non sono sui montanti degli iscritti, e ciascuno può controllare, accedendo alla propria area riservata e verificando sul quadro D2.
Le “ottime” rendite finanziarie sono garantite solo quando la borsa sale e non quando scende, come infatti accaduto nel 2018, quando EPAP ha perso più di 6 milioni di euro nella gestione finanziaria.
Bisogna evitare di cadere nel tranello degli annunci e saper guardare più in profondità.
Sugli extrarendimenti – come Lei sa Direttore – sono anni che scrivo su questa rivista, eppure nulla è cambiato da quel lontano 2014, anno in cui il TAR Lazio annullò il provvedimento (prot. 9989 del 9/07/2014) con il quale il Ministero del Lavoro bocciò la delibera dell’EPAP (4/2014 del 26/02/2014) per una maggiore rivalutazione dei montanti attraverso gli extrarendimenti.
Negli anni successivi il Ministero ha approvato, con nota del 27/03/2017, le delibere del CdA n. 23/2016 e 49/2016, che consentivano ad EPAP di riversare gli extrarendimenti sui montanti. Tuttavia, nulla è stato fatto.
Tanti comunicati stampa e comunicazioni che rimangono una dichiarazione d’intenti, come la delibera del CdA del 30 marzo 2020, con la quale viene data la possibilità agli iscritti di chiedere l’erogazione diretta in denaro della quota degli extrarendimenti del periodo compreso tra il 2013 ed il 2017, che è però subordinata all’approvazione dei Ministeri Vigilanti.
Quindi, va evidenziato che i grandi successi di gestione vantati sono il frutto di situazioni esterne non riconducibili ad EPAP.
Sottolineo che il bilancio 2018 fu negativo per 312.809 euro. In realtà la gestione previdenziale e finanziaria ebbe un risultato negativo per 6.596.125 euro, compensati da un risultato positivo di 6.283.316 euro della gestione amministrativa e assistenziale, cioè prevalentemente dal contributo integrativo versato dagli iscritti, dalle sanzioni amministrative ed altre voci non definite.
Tale risultato negativo venne giustificato dal Presidente attribuendo l’esito dell’esercizio all’anomala congiuntura economica mondiale registrata nell’ultimo trimestre 2018.
Oggi si spacciano per propri, i risultati derivanti della performance dei mercati azionari nel 2019, anch’essi condizionati dalla congiuntura, stavolta favorevole, dell’economia mondiale.
La realtà è che, senza una diversificazione degli investimenti più marcata, i risultati saranno sempre più indipendenti dalle scelte gestionali dell’EPAP.

– nel futuro di EPAP ci dovrà essere più previdenza o più assistenza?

L’EPAP è ente previdenziale con il compito principale di assicurare la tutela previdenziale obbligatoria ai soggetti che svolgono la libera professione senza vincolo di subordinazione. L’assistenza è quindi misura di supporto finalizzata ad assicurare il compito principale di EPAP.
Non bisogna dimenticarlo.
Dalla sua istituzione, per tutti gli iscritti è scattato l’obbligo del versamento soggettivo utilizzato per la creazione del montante individuale utile per il calcolo della pensione con il sistema contributivo.
Il risultato è che le pensioni così prodotte sono estremamente basse.
Pertanto, occorre individuare dei nuovi strumenti che possano migliorare le prospettive pensionistiche per chi non ha maturato o non maturerà una pensione decorosa.
La lista “EPAP voce agli iscritti” pensa alla costituzione di un fondo aggiuntivo per chi non abbia maturato assegni congrui e per coloro i quali oggi siano destinatari di unico assegno pensionistico EPAP (pensionati attivi). La costituzione di una previdenza complementare coordinata da EPAP consentirebbe agli iscritti di accumulare delle risorse prontamente utilizzabili al momento dell’entrata in pensione o in un periodo di difficoltà mantenendo integro il montante individuale.
Per migliorare le future pensioni degli iscritti EPAP vanno fatti tutti gli sforzi possibili, insieme con le altre Casse Previdenziali, per eliminare l’iniqua ed ingiusta doppia tassazione, applicata prima ai rendimenti finanziari e poi all’assegno pensionistico.
Per assicurare una pensione dignitosa occorre aiutare le famiglie degli iscritti nei momenti di difficoltà. L’attuale regolamento per i sussidi e le assistenze (Art. 19 bis) non prevede condizioni di accesso chiare, ma richiama situazioni di bisogno eccezionali. E’ necessario che la tutela venga estesa a tutti gli iscritti con regole ben definite.

– se l’obiettivo è quello di dare pensioni dignitose bisognerà che i giovani iscritti, prima di tutto, abbiano remunerazioni dignitose. EPAP può giocare un ruolo di aiuto e supporto per le giovani generazioni di professionisti?

La lista “Epap voce agli iscritti” è consapevole che le giovani generazioni rappresentano il futuro di EPAP.
Pertanto, è necessario individuare politiche concrete che agevolino la crescita professionale dei giovani, che consentano un aumento progressivo delle loro remunerazioni e del loro montante pensionistico, intervenendo con meccanismi di sostegno, sia finanziario, tramite accesso al credito, borse di studio, convenzioni mirate con istituti di credito, polizze assicurative, finanziamenti a startup innovative; sia formativo, con master specifici, corsi di specializzazione ed aggiornamento professionale.
Solo implementando queste attività potremo creare le basi per un incremento duraturo del reddito dei giovani liberi professioni iscritti all’EPAP.

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Redazione Fidaf

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