Sostenibilità: scienza o esoterismo?

E’ curioso costatare come in un momento in cui la stupefacente crescita delle conoscenze e delle tecnologie che ha caratterizzato lo sviluppo dei paesi industrializzati  ha portato a diffusi livelli di qualità della vita inimmaginabili sino a non molte decine di anni fa, si assista al progressivo diffondersi di una regressione del pensiero corrente con una diffusa tendenza ad abbandonare il rigore logico della scienza, che tutto ciò ha reso possibile, per rifugiarsi nell’irrazionale e nel fantastico.

Nei paesi industrializzati i progressi della medicina hanno sconfitto la grande maggioranza delle malattie e stanno progressivamente prolungando la durata media della vita dell’uomo, mentre l’aumento delle rese colturali connesse allo sviluppo agricolo della seconda metà del secolo scorso, ha reso il cibo un bene di basso costo e disponibile in grande quantità per tutti.
 Ed è proprio nei due settori cardini della medicina e dall’agricoltura che maggiormente si assiste al progressivo prendere piede di correnti di pensiero emozionali che, prive di fondamento scientifico alcuno e amplificate da un’informazione talvolta acritica e superficiale, rischiano di danneggiare seriamente la società di domani.
Nel primo caso, la campagna anti-vaccini è un illuminante e inquietante esempio, mentre nel secondo, non meno preoccupante è la crescente spinta verso un ritorno a forme di agricoltura “biologica”, ritenuta la panacea in grado di risolvere contemporaneamente il problema della fame nel mondo e della sostenibilità ambientale…
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Redazione Fidaf

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