SCOZIA: AGRICOLTORI, PESCATORI E PRODUTTORI DI WHISKY VOTANO CONTRO L’INDIPENDENZA
Da una prima analisi del voto scozzese, appare chiaro che tra le
zone in cui il “no” alla indipendenza ha vinto con le percentuali
piu’ alte, ci sono quelle dove sono i settori dell’agricoltura e
della pesca rivestono una particolare importanza. secondo tutti gli
analisti, cio’ e’ dipeso dalle incertezze circa la valuta che
avrebbe avuto il nuovo stato nonche’ la durata e l’esito incerto –
per la possibilita’ che il regno unito bloccasse il processo – dei
negoziati per la sua adesione all’ue, con la conseguente perdita
dell’accesso al mercato unico. le stesse preoccupazioni hanno
spinto oggi l’associazione dei produttori di whisky scozzese (swa)
a salutare con favore l’esito del referendum. “salutiamo con favore
la stabilita’ che questa scelta comporta ed ora chiediamo ai
politici di lavorare per riportare insieme il nostro paese”, ha
dichiarato in un comunicato la swa. il sindacato degli agricoltori
scozzesi (nfus) non ha preso posizione prima del referendum, anche
se alcuni ex presidenti erano schierati per il si, ma, preso atto
dell’esito, ha detto che adesso e’ il momento di affrontare i
problemi concreti, come le scelte nazionali sulla pac, in
particolare sul greening. inoltre, il sindacato ha insistito sulla
necessita’ che la maggiore devoluzione promessa dal primo ministro
cameron significhi anche maggiore attenzione alle istanze scozzesi
al momento di negoziare con bruxelles.