Roma, 18 dicembre 2018 – Incontro dell’Osservatorio sul Dialogo nell’Agroalimentare
L’incontro si è svolto nell’ambito delle attività organizzate dall’Osservatorio sul Dialogo nell’Agroalimentare, promosso da FIDAF, Associazione Passinsieme, rete del Festival Cerealia e da un gruppo di ricercatori, docenti e operatori provenienti da diverse organizzazioni, interessati alle dinamiche nel settore agroalimentare e, in generale, alla tematica del dialogo all’interno della società.
L’incontro è il primo dei cinque appuntamenti scaturiti dal Workshop che si è tenuto l’08/06/2018 all’Orto Botanico di Roma. Questi 5 incontri vogliono essere l’approfondimento dei singoli temi trattati a giugno, in vista di un workshop conclusivo che si terrà, ad un anno esatto dal primo, il 7 giugno 2019 sempre all’Orto Botanico di Roma, workshop che permetterà di tirare le fila di un’attività lunga un anno e mezzo.
All’incontro del 18 dicembre hanno partecipato 28 persone per 19 diverse tipologie di stakeholder (in allegato la lista delle organizzazioni partecipanti). Il tema dell’incontro, condotto con l’ausilio di un facilitatore, è stato “Il patrimonio comune di conoscenze”, ed ha avuto l’obiettivo di individuare possibili percorsi o soluzioni condivise per la valorizzazione delle conoscenze (accademiche e tradizionali) al fine di sostenere lo sviluppo del comparto agroalimentare, ma anche, più in generale, il dialogo tra comparti diversi della società, in vista di uno sviluppo più sostenibile.
L’incontro ha permesso anche di testare una metodologia di lavoro per il coinvolgimento di gruppi di persone finalizzata al conseguimento di un risultato condiviso.
In un breve discorso introduttivo ci si è confrontati sulla necessità di mettere in evidenza e valorizzare i saperi dei diversi mondi che girano intorno al cibo, in quanto il patrimonio di conoscenza cambia nei valori e nei contenuti a seconda del punto di vista considerato (produttori, trasformatori, consumatori). La necessità di valorizzare i diversi saperi nasce anche dal fatto che ormai la conoscenza non proviene più da un’unica fonte autorevole, ma ha acquisito una molteplicità e una variegazione che, se da una parte può costituire una ricchezza, dall’altra rischia di confondere e creare sfiducia…