Ricostituita l’Associazione Dottori in Agraria e Forestali di Rieti
Lo scorso 7 luglio c.a. si è riunita in Rieti, nella sede dell’Ordine di Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Rieti, sito in Piazza Vittorio Emanuele II, 17, l’Associazione Dottori in Agraria e Forestali della Provincia di Rieti, per discutere dell’attività dell’Associazione, prospettive future e rinnovo delle cariche sociali.
Dopo un’introduzione del Presidente dell’Ordine di Rieti Dott. Falcetta, l’Assemblea ha potuto ascoltare in via telematica un intervento del Presidente Andrea Sonnino sulle attività della FIDAF, sottolineando quella formativa e sindacale circa le competenze dei laureati in Scienze Agrarie e Forestali, nonché dei Dottori Agronomi e Forestali.
Sono intervenuti, i Colleghi Enrico Martinoli, Marco Gianni, che è anche Presidente della Federazione Regionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati del Lazio e del Collegio Interprovinciale di Roma – Rieti – Viterbo e . Igor Timpone, Presidente dell’Ordine di Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Latina. Tutti hanno concordato che proprio su Rieti l’Associazione ha tra le funzioni, la rivalutazione della figura dell’illustre genetista Strampelli e relativa sede dell’ex istituto Sperimentale.
Dopo diversi altri interventi l’Assemblea ha deciso che il Comitato Direttivo sia composto di sette membri più un Segretario procedendo con il suo rinnovo nei seguenti membri e funzioni:
Presidente – Enrico Martinoli; Vice Presidente – Corrado Falcetta; Tesoriere – Vito Bova.
Altri membri nominati nel CD sono: Marco Gianni, Luiso Simonetti, Gloria Maria Cella e Rita Bosi.
Per la carica di Segretario è stata nominata la Dott.ssa Licia Borghi.
il Collegio dei Probiviri è composto da Gianluca Pezzotti, Antonio Pilati e Francesco Moscati;
Il Collegio dei Revisori da Daniele Alicicco, Alessio Pelagalli Figorilli, Riccardo Appoloni.
Il Presidente appena insediato ha proposto, con il consenso dell’Assemblea, che al nome della Associazione sia aggiunto anche quello di Nazareno Strampelli per considerarlo come figura identitaria della città.