Ricomincio da tre, al CMCC

Ricomincio da tre, al CMCC

Intervista di Laura Caciagli

Dai tempi in cui la chiamavano “Montagne Verdi” di strada ne ha fatta tanta, sempre animata dalla curiosità e dalla volontà di capire. Intervista a Paola Mercogliano, che pensa che il momento più bello della vita di un ricercatore sia sempre quello che deve ancora arrivare.

Cosa fai al CMCC?
Sono la responsabile della Divisione REMHI, che si occupa di modelli climatici regionali e impatti geo-idrologici; cerchiamo di valutare gli impatti dei cambiamenti climatici su scala regionale, locale e urbana, cercando di capire come andranno a influire sulla frequenza o l’intensità di alcuni impatti idro-geologici, come frane e inondazioni.

Quale strada ti ha portato al CMCC?
Una strada professionale lunga e parecchio tortuosa, che mi ha portato a studiare un po’ tutti i fluidi: acqua, aria, per arrivare a combinare le due cose quando ho iniziato a occuparmi di atmosfera. Ho una laurea in fisica conseguita all’Università di Napoli “Federico II”, e un Master in “Fluidodinamica computazionale per applicazioni industriali e di ricerca universitaria” conseguito presso il C.R.S.4 (Centro di Ricerca per studi superiori della Sardegna). Ho lavorato al Centro Ricerche Fiat di Orbassano, occupandomi di climatizzazione, per approdare all’ARPA Piemonte al tempo delle Olimpiadi invernali di Torino (2003), dove ho lavorato in qualità di previsore meteo. La mia collaborazione parallela con il C.I.R.A. e il CMCC ha inizio nel 2005, dopo aver vinto una borsa di studio che mi ha portato in Giappone, all’Earth Simulator Centre” (E.S.C.) di Yokohama; da allora mi occupo di modelli atmosferici di previsione ad alta risoluzione e modelli climatici regionali…

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Fiammingo - Jan Brueghel Il Vecchio
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Redazione Fidaf

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