Qualsiasi modello futuro di agricoltura sceglieremo, non potra’ prescindere da scienza e innovazione
Come noto, negli ultimi giorni FreshPlaza ha ospitato sulle sue pagine un fitto e argomentato dibattito tra opposte (e in larga parte inconciliabili) posizioni relative al Decreto legge sul biologico, in discussione al Parlamento italiano (vedasi in calce la cronistoria degli interventi).
Pur nel rispetto delle diverse opinioni, la nostra posizione è sempre stata e sempre sarà a sostegno del metodo scientifico come unica strada percorribile dall’uomo per interpretare la complessità dei fenomeni naturali e del mondo che lo circonda.
Lo scienziato esprime l’approccio più umile e circospetto possibile nella ricerca della verità, in quanto le sue ipotesi sul reale sono sempre “teorie passibili di falsificazione“. Cioè, lo scienziato è pronto a rinunciare a qualunque interpretazione, per quanto affascinante essa sia, non appena i dati di fatto la smentiscano. Non gli è concesso, insomma, affezionarsi più di tanto alle proprie convinzioni, in quanto fragili e sempre fallibili.
Un atteggiamento filosofico ed epistemologico che sarebbe auspicabile vedere più spesso applicato in tutti gli ambiti della nostra esistenza, dove spesso prevalgono preconcetti, falsi dogmi, schematismi mentali, convinzioni di comodo e pure e semplici ipocrisie. Il metodo scientifico non ammette nessuna di queste “illusioni cognitive”, e forse per questo è inviso a quanti non hanno alcuna intenzione di sottoporre le proprie posizioni alla luce abbagliante della disamina critica…