Prevenzione e mitigazione delle tempeste di sabbia (SDS) in Iran

Prevenzione e mitigazione delle tempeste di sabbia (SDS) in Iran

Le tempeste di sabbia e di polvere (Sand and Dust Storm, SDS) sono fenomeni atmosferici che si verificano principalmente nella fascia di terre aride che va dal Marocco alla Cina a causa dell’erosione della superficie terrestre provocata dal vento.
Le SDS hanno numerosi impatti sugli ecosistemi e sulla società poiché rimuovono terreno fertile, arrecano danni alle colture, minacciano la sostenibilità della produzione alimentare, hanno effetti sanitari sulle popolazioni esposte. La frequenza e l’intensità della SDS sono aumentate in alcune regioni, in particolare in Medio Oriente negli ultimi decenni a causa dell’attività umana, della desertificazione e dei cambiamenti climatici.

La rilevanza mondiale delle SDS è anche riaffermata da una risoluzione adottata alla 70a Sessione delle Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) (A/RES/70/195). Essa ha riconosciuto che le SDS rappresentano una grave impedimento per lo sviluppo sostenibile dei paesi colpiti e il benessere dei popoli. La risoluzione della 71a Sessione dell’UNGA (A/RES / 71/219) ha riconosciuto inoltre che le pratiche di gestione insostenibile del suolo sono un fattore che aggrava le SDS e ha invitato tutti gli organi, le agenzie, i fondi e i programmi competenti delle Nazioni Unite ad includere nei rispettivi programmi di attività azioni finalizzate a creare capacità a livello nazionale, progetti regionali e sub regionali, condivisione di informazioni sulle migliori pratiche ed esperienze per un rafforzamento della cooperazione tecnica nel settore

In questo contesto si inquadra un progetto di prevenzione e mitigazione delle SDS che l’Iran sta realizzando, con il supporto della Global Environmental Facility (GEF) e della FAO. L’Iran è un paese particolarmente affetto da condizioni di aridità e da processi di desertificazione ma con ottime competenze in campo scientifico e una spiccata sensibilità ai problemi e alle condizioni di vita nelle zone più remote e svantaggiate del paese.

Il progetto “Rehabilitation of forest landscape and degraded land with particular attention to saline soils and areas prones to wind erosion” ha sperimentato tecniche di intervento agronomico forestale ed economico sociale in aree pilota nel sud-est e nel nord-ovest del paese.

Nella Provincie di Isfahan e di Bam (sud-est) sono state rivegetate, con specie resistenti alla siccità ed alla salinità (Tamarix e Prosopis), vaste estensioni di territorio al fine di incrementare la copertura del suolo riducendo in tal modo l’erosione eolica. Gli interventi sono stati realizzati con il coinvolgimento delle comunità locali, creando vivai, impiantando ed irrigando le piantine per i primi anni fino a garantirne la sopravvivenza autonoma negli ambienti desertici e salini. La realizzazione di fasce di vegetazione è resa necessaria anche per la prevenzione e mitigazione dell’invasione dei preziosi palmeti e delle infrastrutture urbane e stradali della sabbia trasportata dal vento. Tutte le attività agro-forestali, attuate con il diretto coinvolgimento delle popolazioni locali, hanno anche fornito un importante fonte di reddito per molte famiglie.

Oltre ad azioni di tipo agro-forestale è stato realizzato un importante programma di micro credito per la realizzazione di piccole imprese per diversificare le fonti di reddito rispetto alle tradizionali attività agro pastorali, causa di sovrasfruttamento e degrado del territorio. Il micro credito si è rivelato un importante volano di sviluppo di attività gestite principalmente da giovani donne.

Nella Provincia di Urmia (nord-ovest), climaticamente meno arida e con un’agricoltura più ricca del sud si trova l’omonimo grande lago salato che dal 1980 si è progressivamente prosciugato lasciando esposte all’azione del vento grandi superfici. Anche qui l’azione del vento solleva e disperde sabbia e sale con gravi danni alla salute ed alla fiorente agricoltura locale. Sul vastissimo fondale lasciato scoperto del lago Urmia sono stati realizzati interventi di rivegetazione con l’ausilio di mezzi meccanici per la realizzazione di solchi e di micro bacini per l’impianto delle piantine. Il lago Urmia costituisce una priorità a livello nazionale e sono allo studio possibili interventi di gestione delle risorse idriche per il ripristino del livello originario del lago e delle sue funzioni ecologiche e turistiche.

Il progetto include oltre alle azioni di prevenzione e mitigazione un programma di monitoraggio dell’erosione eolica dei suoli e della qualità dell’aria per una valutazione scientificamente basata dei risultati ottenuti ed un concreto impegno di divulgazione e condivisione.

Immagine(Visita del dott. Maurizio Sciortino nel maggio 2017)

Redazione Fidaf

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