Perché CEREALIA, La festa dei cereali
Nel “Rapporto 2015 sulle economia del Mediterraneo” (ed. il Mulino), l’articolo di Eugenia Ferragina e Desirée A. L. Quagliarotti (Gli effetti delle dinamiche globali sui paesi mediterranei: rischio e vulnerabilità ambientale), descrive come l’aumento del prezzo delle derrate alimentari di base avvenuto nel 2008 e nel 2011, ha di fatto contribuito alla destabilizzazione politica che ha investito molti paesi dell’area mediterranea e ha aumentato la competizione su scala regionale per il controllo delle risorse essenziali per la produzione di cibo: acqua e terra. Così nell’area del Mediterraneo, negli anni a venire, anche a causa dei cambiamenti climatici, i settori più a rischio saranno agricoltura e turismo. L’area del Mediterraneo è un territorio estremamente fragile ed è allo stesso tempo un hotspot di biodiversità (su una superficie pari al 1,6% di quella mondiale, è concentrato il 10% delle specie vegetali conosciute), che oggi più che mai soffre per una diffusa erosione idrica ed eolica, inquinamento e abbandono delle pratica agricole tradizionali.
Così la conseguente insicurezza alimentare che si è accentuata negli anni più recenti, mostra i suoi effetti sulle economie del Mediterraneo: La riduzione dell’agricoltura tradizionale a vantaggio di quella industriale, ha avuto profonde ricadute sull’ambiente e sulla qualità delle produzioni agricole. Di conseguenza l’autosufficienza alimentare è diminuita in tutti i paesi del Mediterraneo, in particolare in quelli della sponda sud. Restringendo l’analisi al settore cerealicolo, gli autori evidenziano come emerga un dato ancora più preoccupante, con un tasso di autosufficienza che supera il 50% solo in Siria, Egitto e Marocco. <La questione della sicurezza alimentare nei paesi mediterranei è un problema complesso in cui interagiscono diverse variabili di ordine economico, sociale, politico e ambientale. La forte dipendenza dalle importazioni di derrate agricole in un contesto di instabilità di prezzi agricoli, di perdita di fiducia nel mercato internazionale e di aleatorietà climatica, rendono il cibo una variabile strategica in grado di alterare gli equilibri geopolitici all’interno dei singoli paesi>…
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