Per il problema del cibo? La scienza ci sta ragionando
Per la fine dell’anno si attende un rapporto con i consigli di un comitato di scienziati. Ecco un po’ di ragionamenti preliminari
RICERCA – Quando si parla di fame nel mondo c’è bisogno di soluzioni pratiche, che possano risolvere i problemi in breve tempo. Alle possibili soluzioni viene fatto spazio se interviene la politica, ma per risolvere i problemi occorre che intervenga la scienza. È sulla base di questo pensiero che le Nazioni Unite hanno proposto la creazione di un Comitato Scientifico Consultivo, di respiro internazionale e multidisciplinare. Compito del gruppo di scienziati è individuare possibili percorsi da suggerire al Segretario delle Nazioni Unite, perché la scienza svolga un ruolo sempre più importante nel sostenere le decisioni politiche, che siano basate sulle evidenze scientifiche.
Il tema della nutrizione e della sicurezza alimentare coinvolge da vicino la scienza. Sono tre le sfide principali: affrontare la rapida crescita della popolazione, che nel 2050 a questi ritmi di crescita potrebbe raggiungere i nove miliardi; il problema della nutrizione che può essere insufficiente o eccessiva, portando in entrambi i casi a problemi per la salute; il cambiamento climatico, che introduce ulteriori variabili sul tema della produttività degli alimenti e sulla disuguaglianza nella distribuzione del cibo.
La sicurezza alimentare è un problema di suolo, acqua, tecnologie per la produzione del cibo, innovativi sistemi di trasporto e distribuzione e tecniche di mercato, tutti elementi fondamentali per assicurare un reddito ai produttori. Ma è anche un problema di educazione, perché è determinante la qualità e la quantità di cibo consumata. Ecco, dunque, che diventa di straordinaria importanza l’osservazione delle abitudini e delle linee guida offerte a ciascun popolo…