Per il futuro dell’umanità la tecnologia è la terapia non la malattia

 Le nuove prospettive che derivano dalla disponibilità di batterie innovative (quelle che utilizzano il litio alle quali si riferisce un recente post sulla cultura del riuso e del riciclo) rispetto allo sviluppo delle fonti rinnovabili, all’uso efficiente dell’energia e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico (mobilità elettrica) rappresentano un esempio circoscritto, ma concreto di come approfondire e affrontare la grande questione delle risorse e dello sviluppo sostenibile e in particolare del ruolo che la tecnologia riveste al riguardo.

Una prima riflessione è sul concetto di risorse. È la tecnologia che trasforma un materiale in risorsa: le macchine a vapore per il carbone; la tecnologia per il silicio della sabbia; il motore a scoppio per il petrolio; la tecnologia fotovoltaica per il silicio – la tecnologia dei materiali accoppiata all’elettrochimica – per il litio che prima faceva venire alla mente solo le “cartine” per trasformare in acqua frizzante l’acqua del rubinetto).  Come caso limite si può citare la fusione nucleare che se la tecnologia manterrà le promesse (per la verità da troppo tempo ancora solo promesse) ci consentirà di produrre energia utilizzando come materia prima il deuterio che è disponibile, in quantità praticamente illimitata, nell’acqua del mare…

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A mill in North Wales, William Turner
A mill in North Wales, William Turner

Redazione Fidaf

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