Pasta bio e larve di insetti: solo proteine in piu’?

Pasta bio e larve di insetti: solo proteine in piu’?

Quello del controllo degli insetti infestanti delle derrate immagazzinate è un problema serio. Infatti come ci ricorda questa presentazione (qui) gli insetti delle derrate non sono solo fonte di disgusto (o magari di proteine…) ma possono produrre danni al consumatore legati ad esempio alla contaminazione dei cibi con allergeni, agenti patogeni e sostanze tossiche o cancerogene.
In tal senso la difesa con mezzi chimici (insetticidi) o fisici (freddo, calore, ecc.) si rivela essenziale ai fini della tutela sanitaria del consumatore.
Mezzi chimici di comune impiego sono ad esempio il piretro, i pitretroidi di sintesi o il pirimifos-metile (qui) ma, nel caso ad esempio del riso, buoni risultati si sono ottenuti con la polvere di diatomee, a testimonianza del fatto che per garantire sicurezza alimentare occorre integrare con la dovuta professionalità sistemi di protezione diversi.
Nella lettera che riportiamo in copia e che è circolata nei giorni scorsi su facebook, il sindaco di un comune fiorentino scrive ai genitori degli alunni di una scuola comunale scusandosi per la presenza di larve di insetti nella pasta bio della mensa che viene giustificata con il fatto che i protocolli bio impediscono interventi contro gli insetti. Ma sono sufficienti queste scuse? Al riguardo ci preme rammentare che l’Unione Europea ha a più riprese sottolineato che non conta tanto il modo in cui si produce o si trasformano i prodotti agricoli quanto il fatto che il risultato nel processo produttivo sia costituito da cibi sicuri. Non ci pare che questa regola nel caso in questione sia stata adeguatamente considerata…

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Strada con cipresso e stella, 1890
Strada con cipresso e stella, 1890

Redazione Fidaf

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