Pane e Diabete: un possibile semaforo verde

Pane e Diabete: un possibile semaforo verde

Il pane costituisce una fonte importante di carboidrati nella dieta di tutti i giorni, e nonostante la percezione comune, anche nei soggetti con diabete di tipo 2 (quello “dell’adulto”), che in genere non viene trattato con insulina, ma con una dieta adeguata e farmaci orali.

Questa patologia è spesso associata alla cosiddetta “Sindrome Metabolica” che si manifesta con obesità, dislipidemia, ipertensione e aumentato rischio cardiovascolare. Essa richiede un’alimentazione costituita per il 40%–50% dell energia totale giornaliera da carboidrati, per il 15% al 20% da proteine, e per il ~30% da grassi. E’ inoltre raccomandata l’assunzione giornaliera di 20–40 g di fibra (solubile/insolubile), privilegiando alimenti con un basso indice glicemico e/o un carico glicemico ridotto.
Partendo da questi presupposti è stato effettuato uno studio di sei mesi per valutare, nella dieta giornaliera di persone con diabete di tipo 2, l’efficacia di un pane “funzionale” caratterizzato da un ridotto contenuto di amido e sale ed una maggior concentrazione di fibra, in gran parte beta glucani dell’avena.
La significativa riduzione dell’emoglobina glicata (=indice dei valori glicemici medi dei 3-6 mesi antecedenti), pari a circa il -0.5%, riscontrata nelle persone che avevano utilizzato il pane funzionale, rispetto al gruppo di controllo che si alimentava con la stessa quantità di pane bianco, dimostrano che anche in questo modo è possibile un controllo metabolico del diabete di tipo 2.
Il risultato è sicuramente determinato da più fattori, tra i quali gioca un ruolo chiave il ridotto contenuto di amido del pane funzionale, che è circa la metà rispetto al pane bianco che peraltro è  privo di beta glucani…
The Garden Gate at Vetheuil - Claude Monet
The Garden Gate at Vetheuil – Claude Monet

Redazione Fidaf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *