Otto paesi rafforzano le strategie di adattamento al cambiamento climatico di lungo termine

Un nuovo programma delle Nazioni Unite, finanziato dalla Germania sosterrà otto paesi in via di sviluppo a rilanciare e rafforzare le loro risposte di adattamento al cambiamento climatico.

Mediante l’Integrating Agriculture in National Adaptation Plans programme (Integrare l’agricoltura nel programma di adattamento ai piani nazionali N.d.T.), la FAO e l’UNDP lavoreranno con i ministeri di vari settori, tra questi quello dell’Ambiente e l’Agricoltura, in Nepal, Kenya, Filippine, Tailandia, Uganda, Uruguay, Vietnam e Zambia per integrare il settore agricolo nei Piani di adattamento nazionali (PAN), al fine di salvaguardare la sussistenza, incrementare la produzione agricola e promuvere la sicurezza alimentare.

In particolare, l’iniziativa mira ad aiutare i paesi ad apportare miglioramenti alla pianificazione e al bilancio nel medio e lungo termine.

Nell’ambito dell’iniziativa di quattro anni, i paesi riceveranno vari tipi di assistenza. La FAO offrirà consulenza sulle politiche e assistenza tecnica al fine di garantire che le priorità di adattamento al cambiamento climatico in agricoltura, silvicoltura e nella pesca siano incorporati in questo processo di pianificazione. L’UNDP s’impegnerà con i paesi nella gestione del rischio climatico, nella pianificazione e nel bilancio, e li aiuterà a rafforzare i sistemi informativi, la formulazione dei progetti, e il coordinamento tra le istituzioni governative.

L’iniziativa da subito collegherà e amplificherà i programmi già esistenti nei paesi di destinazione e migliorerà le proprie prospettive di accesso ai fondi globali per i finanziamenti per il clima, come il Global Environment Fund e ilGreen Climate Fund.

I finanziamenti, dell’ammontare di 12 milioni di dollari, sono forniti dall’Iniziativa Internazionale sul clima del Ministero Federale tedesco per l’Ambiente, per la Conservazione della natura, e per la costruzione e sicurezza nucleare (BMUB).

“La nostra sicurezza alimentare nei decenni a venire dipende dalla nostra capacità collettiva di innovare e di adattarsi al cambiamento climatico. Il settore agricolo è fondamentale per ogni nazione ed è un’ancora di salvezza per i mezzi di sussistenza”, ha dichiarato Adriana Dinu, Coordinatrice Esecutiva della Global Environment Finance Unit dell’UNDP.

“Ministri dell’agricoltura, della pesca e della silvicoltura devono sedersi intorno a un tavolo insieme ai ministri dell’ambiente ogni qual volta i paesi sviluppano e attuano politiche nazionali per affrontare il cambiamento climatico”, ha aggiunto Martin Frick, Direttore della Divisione  Clima, Energia e Regimi Fondiari della FAO.

Soluzioni su misura per le diverse esigenze dei paesi

Il nuovo programma si basa sulle attività della FAO e dell’UNDP già esistenti a livello nazionale per aiutare i paesi a sviluppare risposte adeguate alle proprie esigenze. Per esempio:

  • In Nepal, vi è la necessità di aumentare di varietà di colture resistenti alla siccità, adottando pratiche agricole che preservano l’acqua e promuovendo la diversificazione delle colture. Le gravi conseguenze dei terremoti dello scorso anno sottolineano l’importanza di ridurre i rischi causati dal clima e dai disastri sull’agricoltura.
  • In Uganda, l’UNDP sta aiutando a istituire un necessario sistema di allarme per i rischi climatici. Il programma si collegherà a progetti della FAO che includono programmi di formazione per gli agricoltori sull’impiego di sementi resistenti alla siccità, sulle piante e sugli alberi, così come sull’espansione delle piantagioni di eucalipto per il carbone.
  • La FAO e l’UNDP inoltre amplieranno i propri sforzi nelle Filippine per mappare la vulnerabilità all’insicurezza alimentare a causa del cambiamento climatico, ed esplorare modi per incrementare i meccanismi di difesa dai rischi per le comunità agricole.
  • In Uruguay, al centro del nuovo programma vi è l’impegno di ripristinare i pascoli degradati e gli ecosistemi costieri a rischio.

La FAO e l’UNDP prevedono dopo lo sviluppo del programma di estendere questo lavoro in altri paesi.

I paesi in via di sviluppo più a rischio in un mondo più caldo

Tre quarti dei poveri del mondo vive in aree rurali e dipende dall’agricoltura per la propria sussistenza. Le strategie di adattamento al cambiamento climatico vanno dal miglioramento della varietà di colture per far fronte alla siccità, alla salinità e al cambiamento delle condizioni meteorologiche, a nuovi metodi di coltivazione e di sistemi idrici e d’irrigazione modernizzati.

Molti paesi in via di sviluppo saranno quelli che subiranno il maggior impatto del cambiamento climatico sull’agricoltura. I Piani di adattamento nazionali (PAN) dovranno programmare come ridurre al minimo e preventivamente un potenziale calo dei rendimenti e raccolti irregolari.

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Acquaiola de la Spezia, Vincenzo Cabianca
Acquaiola de la Spezia, Vincenzo Cabianca

Redazione Fidaf

Un pensiero su “Otto paesi rafforzano le strategie di adattamento al cambiamento climatico di lungo termine

  1. Finalmente !!!! Questa è la notizia attesa da tanto tempo. Fa piacere che sia una nazione europea (non a caso la Germania) ad avere compreso che aiutare a sviluppare l’agricoltura dell’Africa è il “nodo centrale” da sciogliere, è il punto da cui partire per avviare a soluzione molti problemi e non solo quelli della assuefazione climatica e non solo in Africa. Basti pensare alla difesa del terreno contro il degrado; alla promozione delle attività lavorative; all’incremento della produttività e delle risorse; al radicamento delle popolazioni al proprio territorio. In definitiva, allo sviluppo di quei Paesi in modo ccompatibile con la salvaguardia ambientale, frenando tra l’altro le migrazioni (l’esodo) a cui assistiamo impotenti.Speriamo che l’Italia segua l’esempio riprendendo in pieno l’attività l’attività svolta meritevolmente in passato (anni ’60’ -‘7o’-80).

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