Nobel per l’economia al teorico del Nudging
Il premio Sveriges Riksbank per le scienze economiche per il 2017 (il Nobel per l’economia) è andato a Richard Thaler, per i suoi contributi alla behavioural economics. Le ricerche di Thaler si sono concentrate nel campo della finanza e hanno mostrato come la razionalità degli agenti finanziari sia limitata. In particolare Thaler ha mostrato che la percezione del rischio cambia a seconda dell’orizzonte temporale che consideriamo e questo crea una tensione tra la pianificazione a lungo termine e le nostre azioni quotidiane. [The Conversation UK; Sergey V. Popov]
Per far fronte alla limitatezza della nostra razionalità, Thaler, insieme con Sunstein, ha formulato la teoria del nudging. Nel loro libro del 2008, intitolato Nudge: Improving Decisions About Health, Wealth, and Happiness il nudging (la modifica della scelta di default) viene proposto come una strategia per ‘influenzare’ i cittadini verso le scelte migliori a livello individuale e collettivo in tema di salute, ambiente, scuola, welfare. Da quel momento numerosi Paesi hanno adottato tecniche di nudging nella sanità (consenso alla donazione di organi) e nel welfare (fondi pensione). Ma che rischi corriamo quando sono soggetti privati a fare nudging? [The Upshot; Richard Thaler]
Per far fronte alla limitatezza della nostra razionalità, Thaler, insieme con Sunstein, ha formulato la teoria del nudging. Nel loro libro del 2008, intitolato Nudge: Improving Decisions About Health, Wealth, and Happiness il nudging (la modifica della scelta di default) viene proposto come una strategia per ‘influenzare’ i cittadini verso le scelte migliori a livello individuale e collettivo in tema di salute, ambiente, scuola, welfare. Da quel momento numerosi Paesi hanno adottato tecniche di nudging nella sanità (consenso alla donazione di organi) e nel welfare (fondi pensione). Ma che rischi corriamo quando sono soggetti privati a fare nudging? [The Upshot; Richard Thaler]
Ma anche quando è lo Stato a influenzare i comportamenti dei cittadini utilizzando il nudging, la questione può essere controversa. In Australia sta provocando dibattito l’utilizzo del nudging è per ridurre l’utilizzo degli anitibiotici. Spesso le decisioni di salute comportano un confronto tra benefici ed effetti collaterali (di un farmaco o una terapia) e in questi casi la decisione migliore è del tutto soggettiva. In questi casi, suggeriscono due ricercatori australiani, bisognerebbe condividere il processo di decisione o almeno rendere esplicito il nudging. [The Conversation; Carissa Bonner e Ben Newell]
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