Nel bilancio Epap 2016, promesse mantenute e promesse da mantenere

Nel bilancio Epap 2016, promesse mantenute e promesse da mantenere

Dismissioni del portafoglio obbligazionario e due componenti, non ricorrenti, hanno consentito di raddoppiare il rendimento netto di gestione. Ora però occorre usare questi soldi per la rivalutazione del montante degli iscritti, ma sul bilancio 2016 non ce n’è traccia.

Il Bilancio 2016 è, a tutti gli effetti, il primo della nuova gestione EPAP (CdA – CIG), rappresentata dal Presidente Stefano Poeta, e dalla lettura della relazione sulla Gestione è possibile intravedere le linee di guida che la nuova dirigenza seguirà nel prossimo quinquennio.

Fin dalla premessa appare evidente che il Presidente Poeta intende, finalmente, superare quanto previsto sulla rivalutazione dei montanti individuali dall’art. 1 comma 9 della legge 8 agosto 1995 n. 335, “….è dato dalla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, appositamente calcolata dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare”. Il Presidente afferma, infatti, che l’azione amministrativa della nuova dirigenza “…..si è posta l’obiettivo di “efficientare” l’Ente e creare risorse ed opportunità per gli iscritti, ponendo le basi per poter, da un lato, procedere ad una generale rivalutazione dei montanti non appena i Ministeri vigilanti riconosceranno ad EPAP la possibilità di utilizzare allo scopo parte degli avanzi di gestione, dall’altro di aumentare le azioni di assistenza agli iscritti e di supporto alla professione.” (pag 5 della relazione sulla gestione bilancio 2016)…

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Redazione Fidaf

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