Miglioramento genetico per l’industria della carne
L’industria alimentare tradizionale ha spesso trascurato la qualità del prodotto originario nella convinzione che i processi di trasformazione potessero supplire ad una qualità non ottimale. Se questo è vero per prodotti a basso valore aggiunto, in un mercato globalizzato ed estremamente competitivo per i prezzi, tali politiche sono penalizzanti per le industrie alimentari radicate in nazioni ricche e/o che basano la loro competitività nell’unicità e fama del prodotto.
Il miglioramento della qualità dei prodotti animali è ottenibile sia con corrette tecniche di allevamento, che, in modo stabile e cumulativo nel tempo, attraverso il miglioramento genetico. Le scoperte degli ultimi anni consentono un miglioramento genetico veloce e mirato rispetto a quanto ottenuto in passato con la genetica quantitativa. Infatti oggi possiamo utilizzare mutazioni naturali che sono presenti nelle sequenze codificanti, ovvero che sarano poi tradotte in proteine. Inoltre recentemente sono state trovate utili mutazioni anche nelle regioni non codificanti che una volta erano chiamate “junk DNA” ovvero DNA spazzatura. Oggi sappiamo che molte di esse sono regioni regolatrici della trascrizione del DNA e quindi di estrema importanza per la fisiologia…