L’Italia in 10 selfie 2016
C’è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo, e questa è un’idea il cui momento è ormai giunto. Victor Hugo
L’accordo sul clima di Parigi è solo un primo passo, ma segna un cambio di rotta prima impensabile e propone grandi opportunità. L’Italia può coglierle se scommette sui suoi talenti migliori, sulla prima fonte di energia rinnovabile e non inquinante, di cui non è avara, che è l’intelligenza umana. La Cop21 può cambiare molte prospettive: l’obiettivo di restare ben al di sotto dei due gradi, necessario per contrastare i mutamenti climatici, porta con sé una nuova economia a misura d’uomo, più innovativa, più forte e più gentile. E’ un cammino non scontato né semplice, che offre formidabili occasioni, legate alla green economy, per le nostre imprese, i nostri territori, le nostre comunità.
Coglierle può aiutare anche a superare i mali antichi del Paese: non solo il debito pubblico, ma la diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza, la mancanza di lavoro, il peso delle mafie e della corruzione, una burocrazia spesso soffocante, il Sud che perde contatto.
Per farlo è necessario guardare l’Italia senza illusioni ma anche senza pregiudizi, con curiosità e simpatia. Partire dai nostri punti di forza senza restare ostaggi dei giudizi strabici delle agenzie di rating. Fondazione Symbola cerca di farlo, leggendo l’Italia con nuovi occhi e col rigore dei numeri, censendo le energie disponibili, gli attori in cammino.
L’Italia in dieci selfie è il frutto di questo impegno condotto insieme a molti compagni di strada. A cominciare da Unioncamere e Fondazione Edison, Coldiretti, Enel, Legambiente, Aaster, CNA, Ucina, Ucimu, FederlegnoArredo, Federfarma, Unaprol e Crea, e tanti altri soggetti e intelligenze. Con una convinzione: per superare i suoi problemi e affrontare la crisi, l’Italia deve avere il coraggio di accettare le sfide di un mondo che cambia senza perdere la propria anima.
Nel suo discorso straordinario e attualissimo di critica al PIL del 18 marzo 1968 all’Università del Kansas, Bob Kennedy ricordava che il PIL era incapace di misurare in pochi numeri l’equità, il coraggio, la saggezza e poteva dire “tutto sull’America, eccetto perché siamo orgogliosi di essere americani”.
Questi dieci selfie fotografano un Paese che ha nei cromosomi i principi dell’efficienza e dell’economia circolare e che, spesso senza politiche e riconoscimenti, sposa antichi saperi e innovazione, conoscenza con qualità, bellezza e green economy.
È un’Italia che fa l’Italia. Un Paese di cui essere orgogliosi che può essere protagonista del cambiamento che ci aspetta.
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