L’insostenibile consumo di terreno agricolo

L’insostenibile consumo di terreno agricolo

La strenua difesa del patrimonio rurale appare sempre più prossima alla resa

Il consumo di suolo agricolo si ripercuote su tutto il settore primario attraverso varie forme di degrado, erosione, compattazione, impermeabilizzazione, con costi sempre più ingenti.
Si consideri che, se la superficie italiana è di 30 milioni di ettari, 17 è quella totale agricola (Sat), ma solo 12 effettivamente produttiva. La Sau, superficie propriamente impiegata per le coltivazioni, negli ultimi 30 anni è diminuita del 20% e la sua incidenza è passata dal 52,4% al 42,6% del territorio italiano; tuttavia, solo parte della perdita è riconducibile a processi di espansione urbana e consumo di suolo. Così, questi ultimi appaiono indicatori inadeguati del consumo di terreno agricolo: strade poderali, sistemi irrigui, boschi, incolti e importanti fenomeni di rinaturalizzazione incidono sensibilmente sulla superficie persa [Soriani, 2015].

La Sau risulta maggiormente idonea alla pianificazione attenta alle dimensioni qualitative, considerando lo specifico spazio agricolo e la sua produttività. La sua contrazione, oltre alla perdita della Sat, va ricondotta a più fattori – legati alle riforme della politica agricola comune, alle varie forme di sostegno al reddito agricolo, alle dinIl consumo di suolo incide sempre più sul territorio rurale, con gli effetti misurabili anche nella perdita di molti servizi ecosistemici dell’agricoltura: capacità di assorbire il carbonio, biodiversità, ricostituzione del capitale naturale. Indicatori di varia natura interconnettono più fenomeni, riavvalorando la centralità del territorio rurale attraverso il concetto di multifunzionalità…

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The Artist's Garden at Eragny - Camille Pissarro
The Artist’s Garden at Eragny – Camille Pissarro

Redazione Fidaf

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