L’Evento speciale G7 “Foreste per il mondo”

L’Evento speciale G7 “Foreste per il mondo”

Il 15 e 16 ottobre scorsi si è tenuto presso l’Auditorium dell’Accademia dei Lincei l’Evento Speciale G7 “Foreste per il Mondo”. L’evento, convocato dal MASAF, è stato organizzato, oltre dall’Accademia Nazionale dei Lincei, dalla FIDAF e dall’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, dall’Accademia dei Georgofili, dall’Accademia Nazionale di Agricoltura, dall’Accademia Italiana di Scienze Forestali, dalla Società Geografica Italiana, dal CREA, all’European Forest Institute (EFI) e dalla Federlegno sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Al termine dell’evento, i partecipanti hanno approvato una significativa dichiarazione finale (per il testo completo clicca qui), che stimola alcune considerazioni.

La precedente conferenza internazionale tenutasi sempre presso l’Accademia dei Lincei nel 2022 e organizzata dallo stesso gruppo di Accademie scientifiche con la partecipazione della FIDAF, aveva puntualizzato che l’azione di piantare alberi, sollecitata da molte parti, per avere successo deve essere accompagnata da adeguate misure di cura delle nuove piantagioni per i loro primi anni di vita. La conferenza aveva inoltre ribadito la vitale necessità di gestire sostenibilmente le foreste esistenti e di arrestare deforestazione e degrado forestale.

L’Evento speciale G7 dei giorni scorsi ha spinto oltre l’analisi, uscendo dalla genericità delle enunciazioni di principio per indicare strategie concrete da adottare. Per arrestare la deforestazione ed il degrado forestale viene difatti delineata la necessità di agire sulla loro convenienza economica. I progetti di cooperazione allo sviluppo in Chad e nell’area del Gran Chaco in America Latina, che sono stati presentati durante l’Evento Speciale G7, mostrano che lo sfruttamento sostenibile delle risorse forestali, per esempio per la produzione di legname di pregio e di nutraceutici, possa rappresentare un’intelligente strategia per coinvolgere le popolazioni locali nei progetti di afforestazione e di protezione delle foreste e per attribuire un valore economico, oltre che ambientale, alle risorse forestali e costituire di conseguenza un potente incentivo per la loro gestione sostenibile.

La legislazione europea in materia di importazione di legname e di prodotti agricoli (Amsterdam agreement, EUTR and EUDR) agisce in direzione contraria creando un disincentivo alla deforestazione: per esportare derrate in Europa bisognerà infatti dimostrare che non sono state ottenute in terreni deforestati, minando così la convenienza economica delle pratiche di diboscamento. Il differimento di un anno dell’entrata in vigore dell’EUDR dovrà comunque permettere di sviluppare strumenti idonei a facilitare il rispetto di questo regolamento anche da parte di piccoli produttori dei Paesi esportatori, che rischiano altrimenti di rimanere emarginati.

Anche l’agricoltura e l’allevamento zootecnico possono giocare un ruolo decisivo per arrestare la deforestazione: l’intensificazione sostenibile della produzione agricola può difatti permettere di produrre più alimenti – e di soddisfare quindi la domanda globale – utilizzando meno risorse naturali, prima tra tutte la risorsa suolo. Si attenuerà in tal modo la competizione per l’uso del suolo tra foreste e produzione di cibo. Infine le azioni intraprese per rendere più efficienti – e più eque – la distribuzione e l’utilizzazione degli alimenti prodotti, per esempio limitando le perdite e gli sprechi alimentari, contribuiranno a ridurre la crescita della domanda globale di alimenti e, di conseguenza, la pressione per espandere la frontiera agricola a discapito delle aree forestate.

Arrestare deforestazione e degrado ambientale è un problema complesso che richiede soluzioni complesse, che integrino diverse strategie e differenti approcci. Il futuro del genere umano dipende comunque dalla capacità di conservare ed espandere il patrimonio forestale mondiale.

Andrea Sonnino – Presidente della FIDAF

 

Redazione Fidaf

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