Lettera aperta all’On. Susanna Cenni in merito al documento inviato all’Accademia dei Georgofili di Firenze in occasione del Convegno “Rapporti tra Scienza, Politica e Società in relazione al Progresso Scientifico e Tecnologico”

Lettera aperta all’On. Susanna Cenni in merito al documento inviato all’Accademia dei Georgofili di Firenze in occasione del Convegno “Rapporti tra Scienza, Politica e Società in relazione al Progresso Scientifico e Tecnologico”

Alla c.a. dell’On. Susanna Cenni

Vicepresidente XIII Commissione della Camera dei Deputati
e, p.c.,

 ai Capigruppo Pd presso la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica

On. Graziano Delrio

Sen. Andrea Marcucci

Milano, 7 novembre 2018

Gentile On. Cenni,

Le scriviamo con riferimento alla lettera da lei inviata all’Accademia dei Georgofili (qui) e distribuita in occasione dell’incontro pubblico “Rapporti tra scienza, politica e società, in relazione al progresso scientifico-tecnologico” del 29 ottobre scorso. In qualità di agronomi e componenti dell’Accademia dei Georgofili ci proponiamo di analizzare quanto da lei scritto in forma sintetica e dunque procedendo per i seguenti dieci punti.

  1. Riteniamo anzitutto doveroso evidenziare che nella sua missiva sono presenti svariate affermazioni di principio che ci colpiscono positivamente (attenzione alle donne, alla multifunzionalità, al reddito degli agricoltori, alla tutela ambientale, alla risorsa idrica, ai diritti, ecc.). Tali affermazioni sono tuttavia contraddette poi dalle successive argomentazioni più circostanziate. In particolare se nell’incipit si afferma che “non tutto ciò che si può si deve fare” dimostreremo qui di seguito che se nell’ambito agricolo e del miglioramento genetico in particolare non viene messo in atto quello che in scienza e coscienza ci è possibile fare e ci si affida viceversa alla “politica dello struzzo” si condannano gli agricoltori e il paese ad una decrescita che sarà inevitabilmente misera e infelice…

 

 

Vedi allegato

 

Camille Pissarro, Mattino d'autunno

Redazione Fidaf

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