Le qualità nutrizionali della carne
Gli alimenti di origine animale fanno parte da sempre della nostra dieta, ma non tutti i popoli consumavano e consumano i prodotti delle stesse specie; ciascuno nel tempo si è adattato, psicologicamente e fisiologicamente, a ciò che fornivano i tipi genetici animali autoctoni della propria regione: bovino, bufalo, suino, pecora, capra, cavallo, asino, coniglio, lepre ed altra selvaggina, pollo tacchino, anatra, oca, fagiano ed altri avicoli, crostacei, molluschi, pesci delle acque dolci o del mare, ma anche cane (chow chow), gatto, topi, capibara, lama, alpaca, vigogna, guanaco, yak, gayal, banteng, renna, dromedario, battriano, struzzo, coccodrillo, tartaruga, serpenti, varie specie di insetti (termiti, cavallette), ecc. Anche i tipi genetici e le esigenze nutrizionali delle popolazioni animali si sono differenziate nei diversi climi ed i caratteri funzionali variano perciò dal cammello al bovino europeo, al cervo, alla renna. La stessa variabilità vi è tra le razze ed un chiaro esempio è offerto dai bovini, per i quali l’attività metabolica cresce, da Sud a Nord, da zebù a sanga, alle razze nordafricane, podoliche, centroeuropee e nordeuropee.