Le piante nelle urbanizzazioni

Sono poche le piante della vegetazione autoctona ad adattarsi alle difficoltà della strada. Ma, per i caratteri comuni alle città di tutti i continenti, l’elenco può essere integrato da specie esotiche capaci di adattarsi, se non proprio viverci bene. Sarà la progettazione a combinare le proprietà estetiche bilanciando le funzioni con le esigenze di un sistema paesaggistico che accetti una partecipazione aperta.

In ambiente mediterraneo le cultivar di Magnolia grandiflora, americana splendida, assecondano bene le necessità. Gli alberi di Magnolia g. G. Bionda hanno un portamento arboreo più conforme alla naturalità della Magnolia g. G. Gallisonoensis da cui deriva. Il fogliame più chiaro riflette la luce: d’inverno decora senza oscurare come il leccio che, comunque, libero o contenuto, resta una struttura importante della flora delle città mediterranee.

I tedeschi della Germania dell’ovest, nella fase di ricostruzione del Paese, pressati dai Verdi che pretendevano l’ambiente urbano umanizzato, produssero un elenco delle piante più idonee alle diverse zone urbanizzate. Esperti e accademici raccolsero le informazioni possibili dalla cultura dei diversi continenti. Lavorarono seriamente sul modo di rendere ospitale la terra. Studiarono i migliori sistemi di impianto, ancoraggio e assistenza nel primo periodo di aggiustamento. Un soggetto piantato secondo quelle regole teutoniche veniva a costare tre, anche quattro volte di più rispetto al prezzo incontrato da noi. L’importo lievitava per i soggetti di impeccabile struttura, corretti in ogni dettaglio; la preparazione della sede di accoglienza urbana, rispondente ai requisiti agronomici e protetta dal presumibile compattamento…
View of Lincoln, William Turner

Redazione Fidaf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *