Le piante in città

Le piante in città

Selezionare e piantare alberi avvenenti e utili nelle zone antropizzate è materia ingegnosa, un astratto aristocratico ma non un lusso. Nemmeno sia l’Eldorado per appalti orientati al solo profitto; tanto più che col semplice gesto di sollevare una pietra e smuovere la terra, con modalità poco invasive, si può piantare l’albero che serve senza sottostare alle lunghe attese delle ristrutturazioni urbane.

Le piante, nelle dimensioni giuste per impianti tecnologici, gravano poco sull’economia della Pubblica Amministrazione e i cittadini devono avvalersi del fresco e del decoro senza attese interminabili. Se poi capita davvero che si proceda alla ristrutturazione globale, le immissioni, anche poco recenti, possono essere ricuperate per altre utili destinazioni.
Gli alberi destinati a una lunga carriera, naturalmente, devono disporre di una fertilità “inesauribile”. Ma gli altri, opportuni alla dignità estetica e ad una appagante vivibilità, si pianteranno dove occorre, come meglio si può, consapevoli che la permanenza potrà essere temporanea.
I giardinieri comunali, a mio avviso, sono i più abilitati a sostenere l’efficienza delle piante della città. Sono loro che possono provvedere alle sostituzioni, con prontezza e sufficiente autonomia, senza attendere le tante esitazioni e i preamboli burocratici che rallentano le rispondenze ambientali della città. Ma non dovrebbero essere distratti dagli impegni del giardinaggio effimero. L’arredo floreale dovrebbe essere riservato a stilisti della decorazione, abili e fantasiosi nelle creazioni di scene in colori e profumi come altri sono negli addobbi e nelle luminarie delle feste. Il budget più o meno consistente, per effetti più o meno importanti a rallegrare l’ambiente in semplici, gentili, composizioni o mirabili “coordinati in Sanderson”. Nel caso vengano commesse improprietà non restano danni alla struttura paesaggistica della città…
The Garden of the Princess - Claude Monet
The Garden of the Princess – Claude Monet

Redazione Fidaf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *