Le origini della Genetica Agraria in Italia
La nascita della genetica, avvenuta nel 1900, a 35 anni di distanza dal concepimento mendeliano, è stata il prodotto di un mondo che praticava l’agricoltura da oltre 10.000 anni per lo svolgimento di un lavoro pratico che oggi chiamiamo “miglioramento genetico”. A questo lavoro si deve la più grande trasformazione genetica mai avvenuta, e difficilmente superabile nei suoi effetti: la trasformazione delle piante e degli animali selvatici in piante e animali domestici. Attraverso i secoli l’attività umana ha portato alla formazione, più o meno consapevole, di razze e varietà locali. Ad un lavoro programmato si è cominciato a pensare nel XIX secolo, agendo con la selezione e l’incrocio entro e tra popolazioni. Queste operazioni, prive di base scientifica e perciò lente e condotte da individui isolati, erano in una fase di sviluppo embrionale, ma pronta ad esplodere con la nascita della genetica, che ha spiegato i successi già raggiunti e ha fornito gli elementi per programmare scientificamente il lavoro.
Vedi articolo: 2014 Lorenzetti Storia_SIGA
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