Le foreste sempre più al centro dell’attenzione nazionale
Negli ultimi anni il ruolo delle foreste e del settore forestale è stato significativamente riconosciuto sotto il profilo politico a livello globale, come recentemente ribadito al G20 di Roma e alla COP26 di Glasgow: i risultati di questi incontri possono essere considerati come positivi o insufficienti, a seconda delle aspettative e delle azioni concrete intraprese o previste, ma rimane il fatto che le foreste sono sempre più al centro del dibattito e dell’attenzione mondiale.
Tra le più recenti iniziative c’è, a livello europeo, la Strategia Forestale 2030 e, a livello nazionale, i decreti attuativi del Testo Unico Forestale (d.lgs. 34/2018) in tema di: formazione professionale e albo degli operatori forestali, esenzioni dagli obblighi di compensazione forestale e sulle aree ex agricole, viabilità forestale, pianificazione forestale, boschi vetusti. A breve avremo anche la pubblicazione del decreto riguardante la Strategia Forestale Nazionale, per la cui attuazione l’ultima legge di bilancio dello Stato, approvata a fine dicembre, ha istituito un fondo con una dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2032.
Il ruolo fondamentale della gestione forestale e del settore forestale è, inoltre, ribadito dal Piano Strategico italiano della PAC 2023-27, alla luce di quanto emerge dalla versione provvisoria trasmessa alla Commissione Europea il 30 dicembre scorso. L’incentivazione alla diffusione della gestione forestale sostenibile è uno degli obiettivi fondamentali del Piano, perseguita attraverso il sostegno agli strumenti di pianificazione forestale, agli investimenti produttivi forestali e all’avvio di nuove imprese connesse alla selvicoltura e prima trasformazione del legno e dei prodotti non legnosi, nonché al miglioramento dell’accessibilità e fruizione pubblica delle foreste e agli interventi per l’adattamento al cambiamento climatico, la conservazione del paesaggio e la prevenzione dai danni causati dai disturbi naturali e dagli eventi climatici estremi. È anche da segnalare, oltre ai pagamenti per impegni silvoambientali, ai pagamenti compensativi per le zone forestali Natura 2000 e al sostegno all’imboschimento, l’innovativo sostegno alla conservazione, uso e sviluppo delle risorse genetiche forestali, direttamente connesso al tema della vivaistica delle specie arboree. autoctone di interesse forestale. Rimarrebbe, invece, ancora da sviluppare il tema del risk management, per favorire in modo più incisivo la diffusione degli strumenti assicurativi anche nell’ambito della proprietà e imprenditoria boschiva.