Le aree periurbane parmensi (prima parte)

La tutela delle risorse agricole negli spazi periurbani nel nostro paese è un tema riproposto all’attenzione degli economisti agrari e dei cultori della pianificazione territoriale, in particolare, dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia) che, nel 2006, ha redatto un apposito documento nel quale si sottolinea l’importanza del mantenimento di un tessuto produttivo primario nelle aree periurbane al fine di migliorare la qualità della vita nelle città stesse. È evidente che in queste aree l’agricoltura non solo dovrà adattarsi riducendo al minimo le esternalità negative per contribuire alla conservazione dell’ambiente naturale, ma dovrà anche integrarsi con il territorio circostante per offrire tutte le opportunità derivanti dalla vicinanza delle città (sia per quanto concerne i prodotti agroalimentari che le occasioni di svago per il tempo libero).

Un’agricoltura relazionata con il territorio offre agli imprenditori la possibilità di sviluppare un’attività sostenibile non solo per tutelare il paesaggio e la biodiversità, ma anche per favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili e contrastare i cambiamenti climatici. Il documento della Cia si prefigge l’obiettivo di un riconoscimento degli spazi agricoli periurbani, sul piano politico-amministrativo e della loro tutela con norme specifiche. Anche il Comitato economico e sociale europeo (Cese) nel 2004 aveva proposto “di favorire meccanismi e strumenti per la protezione e lo sviluppo degli spazi agricoli periurbani”. Inoltre, occorre considerare che in Italia, allo scopo di tutelare e valorizzare le attività agricole svolte in prossimità delle aree urbane, è stato costituito “L’istituto per la tutela e la valorizzazione dell’agricoltura periurbana” (Istvap).
In questa ottica alcuni di questi concetti sono stati ripresi negli orientamenti strategici comunitari dello sviluppo rurale nel periodo di programmazione 2007-2013.

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View of Lincoln, William Turner
View of Lincoln, William Turner

Redazione Fidaf

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