L’Assessore Gabusi (Regione Piemonte) risponde alla FIDAF e alle ADAF Piemontesi

L’Assessore Gabusi (Regione Piemonte) risponde alla FIDAF e alle ADAF Piemontesi

Marco Gabusi, Assessore della Regione Piemonte a Trasporti, Infrastrutture, Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile, Personale e organizzazione, ha inviato in data 18 ottobre una risposta alla lettera della FIDAF e dalle ADAF di Torino, di Biella e Vercelli e di Novara e VCO avente come oggetto la richiesta di ammissione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali e Lauree affini in bandi di concorso pubblicati dalla Regione Piemonte. Ringraziamo l’Assessore per l’attenzione che ha voluto dedicare alla nostra istanza.

Riassumendo in poche parole l’articolato contenuto della riposta, l’Assessore Gabusi giustifica l’esclusione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali dal profilo di alcuni recenti bandi di concorso con la necessità di reclutare personale per “tre distinti profili professionali non sovrapponibili, mirati a rispondere alle esigenze di servizio delle direzioni con competenze di tipo tecnico”.

Necessità su cui non possiamo che concordare. È sicuramente appropriato mantenere profili differenziati per posizioni che saranno destinate a compiti diversi. Ci sembra però che si faccia confusione tra funzioni e competenze. Giusto tenere separate le funzioni, che sono descritte nella pianta organica della regione, ma non comprensibile che per ognuna delle funzioni previste non ci si avvalga di funzionari dotati delle necessarie conoscenze e abilità, anche se acquisite per mezzo di percorsi universitari differenti. Aggiungiamo poi che  il concorso n. 195 – 26 posti come “istruttore addetto ad attività di pianificazione e gestione ambientale e delle risorse naturali” prevede la funzione di pianificazione, programmazione, protezione e gestione sostenibile del patrimonio forestale, funzione per la quale sembra ovvia la corrispondenza con le competenze dei Dottori in Scienze Forestali più che con quelle acquisite in altri corsi di laurea.

La nota dell’Assessore aggiunge che “Tale scelta è stata anche ponderata rispetto al fatto che una previsione di titoli di studio sovrapponibile, avrebbe portato alla necessità di individuare un profilo professionale unico, non pienamente aderente alle esigenze di servizio”, confermando quindi la confusione tra i concetti di funzione e di competenza necessaria a svolgere tale funzione.

D’altronde la stessa Regione Piemonte in altre occasioni si pronuncia diversamente: per esempio la legge  regionale  n. 5 del 19/6/2018 prevede che i comitati di gestione degli Ambiti territoriali di caccia (ATC) e dei Comprensori alpini (CA), “per la predisposizione e per lo svolgimento delle attività di cui al comma 2, possono avvalersi della collaborazione di tecnici laureati in scienze naturali, scienze agrarie e forestali, medicina veterinaria, biologia, ovvero diplomati in scuole a fini speciali o in possesso di laurea di I livello o di diploma universitario intermedio in materia faunistica.” Quindi competenze acquisite mediante diversi corsi di laurea che permettono di svolgere un’unica funzione.

La lettera dell’Assessore Gabusi conclude promettendo che “nei bandi non ancora adottati e già previsti nel PTFP 2020-2022, verrà valutato l’inserimento della laurea in scienze agrarie e forestali e affini nelle procedure concorsuali per il reclutamento di personale a tempo indeterminato”.  Speriamo che questa promessa verrà tenuta nel debito conto.

Redazione Fidaf

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