L’applicazione dei pagamenti diretti alle aziende agrarie
Una rassegna sui pagamenti del primo pilastro della politica agricola comune.
Il documento “Strategia Europa 2020” della Commissione Europea contiene la strategia dell’Unione riguardo alle politiche comunitarie, tra cui quella agricola. L’Europa punta alla crescita intelligente, sostenibile, inclusiva.
Intelligente, cioè basata sulla conoscenza, innovazione, ricerca e sviluppo, la riduzione dell’abbandono scolastico, l’incremento dei laureati. Sostenibile sotto il profilo delle risorse, più verde, con la riduzione delle emissioni carboniche. Inclusiva, elevando il tasso di occupazione, favorendo la coesione economica, sociale, territoriale, migliorando le competenze dei lavoratori, riducendo la povertà.
Rimpiazza la precedente strategia di Lisbona (2000-2010), gli obiettivi dichiarati si traducono nell’occupare il 75% della popolazione tra i 20 e i 64 anni, investire almeno il 3% del Pil nella ricerca, ridurre le emissioni dei gas serra del 20-30%, ottenere almeno il 20% del consumo da energia rinnovabile, limitare l’abbandono scolastico sotto il 10%, innalzare al 40% i laureati, diminuire di almeno 20 milioni i poveri.
All’interno della “Strategia Europa 2020”, il documento “CAP towards 2020” indica gli specifici obiettivi della Pac nella produzione agroalimentare più efficiente (produttività, competitività), nella gestione sostenibile delle risorse naturali e lotta al cambiamento climatico (sostenibilità, greening), nella coesione territoriale (sviluppo rurale, multifunzionalità). Le implicazioni comportano di riorientare gli agricoltori al mercato, evitando lo smantellamento del settore (abbandono di terra e aziende agrarie), fornendo agli agricoltori strumenti di gestione del rischio di prezzo, al venir meno della protezione doganale garantita da prelievi e restituzioni…