L’antica mela casolana

Fin da ragazzi avevamo sentito parlare della pregiata “mela casolana”, che si raccoglieva in autunno e a differenza di altre cultivar si conservava integra fino a Pasqua. Oggi il melo casolano, è un albero da frutto a rischio di estinzione. In rete vi sono descrizioni sintetiche, dove emerge che la sua presenza si estende oggi soprattutto nel territorio del Comune di Monticiano in provincia di Siena. Il prodotto è di dimensioni medie con buccia di colore rosso e striature verdi-rosse mentre la polpa di consistenza dura, con il proseguire della maturazione tende a diventare farinosa. Di questa varietà locale non vi sono colture intensive e si trova sparsa o in colture promiscue oppure lungo i margini delle strade spesso come singola pianta isolata. Dal 1932 a Siena con funzione di supporto per il Corpo forestale dello stato è stato istituito il Campino, tre ettari dove si sono svolte attività di ricerca e conservazione di parte del patrimonio autoctono regionale di rinomate e tradizionali piante da frutteti. Per il melo si tratta di 23 varietà antiche di Malus sativa L. In aggiunta in alcuni boschi derivati da incolti sono stati mappati esemplari di melo che negli anni avevano raggiunto dimensioni ragguardevoli.

Sopravvissuti a stress biotici e abiotici le piante erano particolarmente interessanti per un’agricoltura innovativa e tradizionale. Nonostante ciò la mela casolana non trova ufficialmente posto tra queste importanti iniziative…

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Teignmouth Devonshire, William Turner
Teignmouth Devonshire, William Turner

Redazione Fidaf

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