La sostenibilità nel settore alimentare. Un progetto europeo per gli standard di certificazione dell’impronta ambientale dei prodotti agroalimentari
La riduzione dell’impronta ambientale e l’innovazione green di tutta la filiera dell’agroindustria sono tra gli obiettivi del progetto europeo PEFMED, cofinanziato con circa 2 milioni di euro dalla Commissione europea, nell’ambito del Programma MED di cooperazione transnazionale Interreg,
PEFMED[1] è un progetto per l’area del Mediterraneo, al quale partecipano l’ENEA, nel ruolo di coordinatore, il Ministero dell’Ambiente, Federalimentare e altri sette partner provenienti da Spagna, Francia, Slovenia, Portogallo e Grecia.
Il progetto PEFMED applica in via sperimentale la metodologia “Product Environmental Footprint” elaborata dalla Commissione europea, integrandola con indicatori di tipo territoriale e socio-economico, per misurare l’impatto ambientale di un campione di circa 100 imprese localizzate in nove distretti territoriali europei.
Il metodo P.E.F. prende in considerazione gli impatti di un prodotto durante tutto il suo ciclo di vita, a partire dalla coltivazione delle materie prime, passando per la lavorazione, il trasporto e l’uso, fino ad arrivare allo smaltimento e al riciclaggio, utilizzando la metodologia LCA.
Uno degli obiettivi è quello di classificare i prodotti agroalimentari con le performance ambientali migliori e incentivare le imprese a innovare in chiave green i processi produttivi, nel rispetto delle vocazioni agroalimentari dei singoli territori.
Il progetto ha preso avvio il primo novembre e terminerà nell’aprile 2019 coinvolgendo 7 regioni europee e, per l’Italia la Puglia e la Lombardia.
La PEF il cui impatto sul settore agroindustriale è ancora in corso di valutazione è il nuovo standard che la commissione sta implementando, per moltissime filiere produttive, allo scopo di uniformare e sostituire i tanti marchi ambientali diffusi in Europa e che talvolta creano confusione nel consumatore.
Il Dipartimento Sostenibilita dell’ENEA attraverso l’impegno congiunto delle divisioni “Biotecnologie ed Agroindustria” e “Uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli” avvierà una sperimentazione su due importanti distretti produttivi per testare l’applicazione della PEF e promuovere l’adozione di strumenti di valutazione ambientale. Una sfida ed un percorso, quello della certificazione ambientale di prodotto, che alcune imprese hanno gia intrapreso e che non deve cogliere il settore impreparato di fronte ad un mercato sempre piu competitivo.
[1] Uptake of the Product Environmental Footprint across the MED agrofood regional productive systems to enhance innovation and market value