La Riforma del comparto sicurezza. La soppressione del Corpo Forestale dello Stato
Di tutta la riforma del Comparto Sicurezza (cinque Corpi di polizia di cui tre altamente specializzati e due con specializzazioni generiche), all’attualità rimane solo l’assorbimento del C.F.S. da parte dell’Arma dei Carabinieri.
Le problematiche relative alla riorganizzazione e/o assorbimento del Corpo Forestale dello Stato si possono valutare a seconda che si voglia approfondire le attività svolte sul territorio e la professionalità posseduta oppure valutare il futuro del C.F.S. e l’inserimento dell’Amministrazione Forestale nei quadri dell’Arma dei Carabinieri.
Evidenziare l’attività sul territorio, gli studi e le ricerche realizzate o ancora in essere (Serbatoi di Carbonio, Conecofor, Meteomont, C.I.T.E.S., Biodiversità), come già fatto nelle sedi opportune, ha comportato una risposta non argomentata, molto semplicistica, senza un minimo di valutazione della reale possibilità di raffrontarsi con metodologie operative alternative.
Invece si potranno effettuare una serie di valutazioni economiche ed operative sul territorio per cercare di comprendere la decisione di dislocare il C.F.S. (Corpo ad ordinamento civile) nell’Arma dei Carabinieri (Corpo ad ordinamento militare).
Non più una comprensibile riorganizzazione del settore Forestale, comprendendo gli altri Corpi regionali ma semplicemente la soppressione di un Corpo articolato sul territorio che ha consegnato alla Nazione territori che all’attualità rappresentano il meglio della natura e dell’ambiente anche in campo Europeo, conservati a seguito di una lungimirante politica di protezione svolta dall’Amministrazione Forestale anche in assenza di una benché minima legislazione nazionale specifica…
Vedi articolo: la riforma del comparto sicurezza n.2 (2)