La resurrezione della canapa – 2016
La coltivazione è stata poi progressivamente abbandonata e nel 1979 la produzione italiana di canapa era scasa zero, mentre nel mondo era ancora di circa 200.000 tonnellate all’anno. In questo inizio del XXI secolo la produzione mondiale di canapa è ancora di circa 70.000 tonnellate all’anno, soprattutto in Francia e Cina.
Il declino della canapa è stato dovuto da una parte all’aggressiva invasione delle fibre sintetiche e dall’altra alla cattiva fama dovuta al fatto che nelle inflorescenze femminili sono contenute alcune sostanze stupefacenti, fra cui il tetraidrocannabinolo THC, note come eccitanti dai tempi più antichi. La concentrazione di THC, misurata secondo rigorose norme analitiche stabilite a livello europeo, varia fra 0,2 percento, nelle inflorescenze delle piante da fibra ad alcune unità percento nelle piante di cui è vietata la coltivazione. Finalmente lentamente sta tornando l’interesse per la coltivazione e l’utilizzo della canapa tessile, favorita anche dal fatto che alcuni anni fa le Nazioni Unite hanno lanciato un anno internazionale delle fibre tessili naturali, il cui uso favorisce l’agricoltura in molti paesi emergenti…