La luce oltre la siepe

La luce oltre la siepe

In un Paese in mezzo al guado tra l’emergenza Covid e l’urgenza di ripartire, l’insediamento del Governo Draghi ha aperto una nuova fase politica ed economica che sta riscuotendo parecchi consensi, anche sul piano internazionale. All’insegna di un sano pragmatismo, il nuovo esecutivo sta dando prova di una corretta gestione dell’emergenza pandemica, grazie all’accelerazione della campagna vaccinale, accompagnata da una serie di interventi legislativi, finalmente allineati ai principi di equità e di inclusione, in equilibrio tra la necessità di sostegno al tessuto produttivo e l’esigenza del contenimento del debito pubblico. Sullo sfondo, una crisi economica ancora virulenta e di proporzioni indefinite viaggia insieme con la prospettiva di una nuova stagione di riforme per accompagnare gli ingenti investimenti previsti dal PNRR.

In questo solco, e in continuità con il lavoro svolto nei mesi precedenti, fin da subito Confprofessioni ha assunto l’impegno di portare all’attenzione del Governo le istanze e le esigenze dei liberi professionisti italiani, segnalando
le profonde disuguaglianze economiche e sociali causate dalla pandemia. Un’attenzione che è emersa sin dal discorso di insediamento del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha richiamato l’importanza del lavoro
autonomo e professionale nella fase della ricostruzione economica e, quindi, sulla necessità di sostenere tali attività come poi confermato, per esempio, nel decreto “Sostegni”, che ha eliminato il criterio selettivo dei codici Ateco nell’erogazione dei contributi a fondo perduto che – come avevamo denunciato in sede parlamentare e attraverso i mass media – aveva dato luogo a discriminazioni e incongruenze a danno dei professionisti.

Un dialogo puntuale e costante con le Istituzioni politiche che si è manifestato anche in occasione della messa a punto del PNRR, trasmesso nei giorni scorsi all’Unione europea, dove molte delle nostre istanze sono state accolte: a cominciare dalla necessaria valorizzazione del ruolo dei professionisti quali consulenti nella progettazione delle opere infrastrutturali del Paese fino alla priorità di uno snellimento delle procedure amministrative connesse ad appalti e grandi opere. L’interlocuzione con il nuovo Governo ha poi contribuito ad inserire nell’agenda di Governo i temi del welfare per i lavoratori autonomi (Iscro) e dell’equo compenso. Sul primo fronte il risultato raggiunto con l’approvazione del Decreto “Sostegni” e la previsione del rinvio degli adempimenti per i professionisti che si ammalano di Covid costituisce un primo risultato di assoluta rilevanza. Quanto all’equo compenso, siamo stati chiamati a fornire una nostra valutazione sui tre disegni di legge presentati in Parlamento, segno evidente di un rinnovato interesse della politica per questo tema e, più in generale, di maggiore attenzione verso le problematiche del mondo professionale.

Si apre ora una fase particolarmente complessa in cui Confprofessioni sarà chiamata a dare il proprio contributo per un’efficace attuazione delle riforme annunciate dal governo Draghi, in particolare sulla semplificazione della pubblica amministrazione e sulla riforma fiscale: in entrambi i casi abbiamo già avanzato osservazioni e proposte, che sono state accolte con grande interesse in Parlamento. Come sempre, partendo da dati certi e affidabili. Di qui l’impegno del nostro Osservatorio, che in questo terzo Bollettino del 2021 propone quattro approfondimenti sulle seguenti tematiche: i liberi professionisti nelle regioni italiane sulla base dell’indagine Istat sulle forze di lavoro; i redditi dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps; la problematica dei numeri chiusi nelle facoltà universitarie che lo prevedono; i nuovi criteri della rilevazione campionaria sulle forze di lavoro Istat che ha notevolmente innalzato i numero dei disoccupati. A seguire, un aggiornamento del bilancio del Covid-19 tanto in Italia quanto nel mondo e una prima documentazione statistica sui dati delle vaccinazioni. Infine, viene dato conto, a cura dell’Ufficio Studi di Confprofessioni, del contributo della Confederazione alla discussione sulle misure governative per il sostegno delle attività produttive e professionali in difficoltà e sul rilancio dell’economia,
che proprio adesso comincia a dare segnali di ripresa. Uno spiraglio di luce in fondo al tunnel.

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Redazione Fidaf

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