La fondazione delle città. Le scelte insediative da Uruk a New York
Il libro analizza le preferenze insediative che hanno determinato le fondazioni delle città più importanti dall’antichità a oggi, nonché il loro sviluppo urbanistico. Rilievi e pianori, porti naturali ben riparati, territori ricchi di risorse naturali e geologiche orientarono le scelte dei fondatori di Uruk, Roma, New York, mentre alluvioni, frane, terremoti furono tra le cause del declino e dell’abbandono di Leptis Magna, Sibari, Paestum.
Nella prima parte sono descritte le principali motivazioni delle scelte insediative: abbondanza di risorse necessarie per la sopravvivenza, quali acqua, suoli fertili, idonei materiali da costruzione, ma anche stabilità dei terreni di fondazione, assenza di rischi naturali e, in particolare, geologici, oltre a caratteristiche favorevoli, quali foce dei fiumi per un facile attracco e riparo o ubicazioni naturali fortificate. La seconda parte comprende una ricca selezione di casi di studio, relativi a diversi continenti, epoche e contesti geografici, che dimostrano come non solo i coloni in cerca di terre da coltivare, ma anche i generali per i loro accampamenti militari (dove poi sarebbero sorte delle città) considerassero scrupolosamente le caratteristiche naturali del sito prima di ritenerlo idoneo per i loro insediamenti. Carocci Editore, Roma, 2016, Pagine 559, Euro 30.
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Giuseppe Gisotti, geologo e forestale, ha insegnato Scienza del suolo e Geografia dell’ambiente e del paesaggio. È stato funzionario del Corpo Forestale dello Stato e poi dirigente del Servizio Geologico d’Italia e consulente tecnico per la Pubblica Amministrazione e per la Magistratura. Studioso di interazioni tra l’attività umana e l’ambiente, è autore di volumi inerenti la scienza del suolo, la valutazione di impatto ambientale, il dissesto idrogeologico, l’ambiente urbano, la valutazione del paesaggio.
È presidente onorario della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) e socio della FIDAF.