La Foglia di Fico di Pascale presentato allo Strega
La notizia è che “La Foglia di Fico – Storie di alberi, donne e uomini” del collega Antonio Pascale è stato presentato dallo scrittore Francesco Piccolo al Premio Strega 2022 (riportiamo qui sotto la motivazione della candidatura). La letteratura italiana – e non solo – è popolata di libri scritti da autori che nella vita svolgono altre professioni: medici, ingegneri, avvocati, magistrati, fisici e chimici ci hanno donato pagine bellissime ed indimenticabili. Non ci entusiasma quindi più di tanto che un laureato in Scienze Agrarie, funzionario del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, scriva romanzi e racconti, oltreché saggi ed opere di divulgazione scientifica, e che questi romanzi e racconti vengano candidati ad un prestigioso premio letterario. In questo caso però – ci piace sottolineare – in Pascale la concomitanza tra professione e attività di scrittore non è né casuale né marginale: il libro è permeato di conoscenze botaniche ed agronomiche, che ne costituiscono la ragion d’essere e l’essenza dell’analisi narrativa della condizione umana nella sua evoluzione temporale. Un grande esempio di come la scienza e la conoscenza non debbano essere soltanto al servizio dello sviluppo tecnologico, ma siano essenziali per la produzione di cultura. E di cultura unitaria, di cultura senza aggettivi o distinzioni crociane tra saperi scientifici e saperi umanistici.
Motivazione della candidatura:
«Candido La foglia di fico di Antonio Pascale (Einaudi) perché è un libro miracoloso per la capacità di alzare lo sguardo e sciogliere la conoscenza di alberi e piante in un (auto)ritratto dell’esistenza, in una tensione narrativa commovente e comica, in una forma originalissima, e con personaggi impossibili da dimenticare: la complessità inafferrabile della ragazza spinosa, con cui non avremo mai il coraggio di fuggire perché le radici sono più forti di tutto; o la figura del padre, al quale si riconosce la capacità di offrire tutta la sua saggezza, non solo botanica, e quindi tutti i mezzi che questo libro utilizza per comprendere il mondo.
La foglia di fico non è una storia sentimentale ma possiede invece, e restituisce, il sentimento per la fragilità degli esseri umani nello strazio del tempo che passa. Pascale accoglie questo tempo, lo rielabora con sapienza e umanità, tra terra e cielo, e alla fine ci si è dimenticati di aver avuto a che fare con un libro, ma si è certi di aver avuto a che fare direttamente con la vita.» (Francesco Piccolo)