La difficile convivenza fra agricoltura professionale e fauna selvatica

La difficile convivenza fra agricoltura professionale e fauna selvatica

Sull’argomento si è svolto un convegno, organizzato dall’Accademia dei Georgofili – Sezione Centro Est, in collaborazione con Confagricoltura di Piacenza, tenutosi il 25 novembre u.s., che ha inteso evidenziare le gravi limitazioni alle produzioni agricole causate dalla fauna selvatica e la necessità di efficaci strategie di prevenzione dei danni

Le trasformazioni sociali ed economiche che si sono verificate dalla metà del secolo scorso hanno avuto importanti ed evidenti effetti sull’ambiente e sulla composizione della fauna selvatica che è in continua crescita, come si può dedurre dagli ingenti danni subiti dall’agricoltura e dall’aumento degli incidenti stradali.

Alcune specie di ungulati, in particolare il cinghiale e il capriolo, da secoli scomparsi in gran parte d’Italia, sono ora presenti in buona parte dell’Italia.  A essi si aggiungono specie da sempre presenti, quale la lepre,  e altre, introdotte da altri continenti, quali la nutria e la minilepre. La situazione faunistica appare dunque complessivamente ancora in evoluzione  e con crescenti rapporti conflittuali con l’agricoltura, particolarmente quella più specializzata.
Gli ungulati
Ponendo attenzione alla  presenza della fauna selvatica nelle aree agricole dell’area occidentale dell’Emilia Romagna si evidenzia l’aumento continuo delle popolazioni di capriolo, pur con un certo ritardo rispetto alle zone orientali della Regione.
In provincia di Piacenza negli ultimo 30 anni la popolazione si è quintuplicata.
In collina la coltura che corre i maggiori rischi è la vite. Nella parte più alta dell’Appennino si teme invece per le ripercussioni che ci possono essere  sul rinnovamento dei boschi cedui.
La presenza del capriolo è però ormai stabile anche in diverse aree della pianura ove si moltiplicano le segnalazioni di danni alle colture.
La situazione è comune a buona parte dell’Italia in cui si stima che dal 1980 a oggi la popolazione sia aumentata di circa il 450%.
Il cinghiale, di cui è più difficile stimare la consistenza, è comunque considerevolmente aumentato negli ultimi decenni ed è il principale responsabile dei danni accertati…
Falconieri Gardens Frascati - John Singer Sargent
Falconieri Gardens Frascati – John Singer Sargent

Redazione Fidaf

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