La confusione impera sui cambiamenti climatici: la Cina sottostima le emissioni di CO2; dall’idroelettrico metano più dannoso della CO2

C’è molta approssimazione (nel senso di pressappochismo o addirittura furbizia?) in Cina (e purtroppo non solo in Cina) su rappresentazioni e previsioni relative al riscaldamento globale.

Sul primo fronte, ci informa il New York Times del 4 novembre, risulta che la Cina brucia molto più carbone di quanto dichiarato  e conseguentemente le emissioni di gas serra equivalenti al 2014 sono pari a 9.6 Gtons e non a 8,6 come dichiarato, su un totale mondiale di 32,2 Gtons. Lo scarto non sembri poca cosa: 1 Gton è superiore alla quantità annuale di CO2 emessa dalla Germania, altro paese gran consumatore di carbone (non dimentichiamo che aldilà delle belle promesse dei Grandi della Terra, nel 2040 secondo l’IEA, Agenzia Internazionale dell’Energia il carbone peserà per il 30 % nella produzione di energia elettrica); il rilievo di questo correzione risulta evidente se si considera che con un programma lacrime e sangue l’UE si ripromette di tagliare da qui al 2030 di una quantità pari all’errore cinese (o furbata perché l’errore è stata scoperto negli USA, non comunicato dalla Cina) passando da 3,4 a 2,4 Gtons.

Pessime notizie anche sull’altro fronte: ci sono solide indicazioni che, a causa di un meccanismo biologico, i bacini idroelettrici sono fonte di emissioni di metano (CH4) un gas 35 volte più attivo della CO2 nel causare l’effetto serra.  Questo non solo mette in discussione i modelli IPCC perché sottostimano questo effetto, ma soprattutto genera un dubbio di fondo sulla reale efficacia dei principali impegni di riduzione dei gas serra visto che nuovi impianti idroelettrici sarebbero il piatto forte dei programmi di paesi come Cina, India, (dove più forte sarebbe l’esigenza di ridurre) e paesi come Giappone e Costa Rica (che vengono presentati come all’avanguardia). Ulteriori elementi si possono trovare sul sito dell’Astrolabio…

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Nottingham, William Turner
Nottingham, William Turner

Redazione Fidaf

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